Lazio: da Consiglio ok collegato bilancio, 130 milioni per investimenti e riduzione tasse

Altri 48 milioni, invece, sono collegati a un'altra proposta di legge, che l'Aula della Pisana ha approvato, relativa ai debiti fuori bilancio

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 25 voti a favore e tre contrari, il cosiddetto collegato al bilancio. La proposta di legge 170, relativa alle norme di semplificazione, modifiche a leggi regionali e disposizioni attuative di impegni presi con il governo, va ad intervenire in numerosi ambiti, tra questi: le politiche sociali, la tutela della salute, la difesa del suolo, gli Its Academy, l’agricoltura, lo sport e la cultura e lo sviluppo socioeconomico del territorio.

Il documento prevede lo stanziamento di 130 milioni di euro, sbloccati dal ministero dell’Economia, che saranno riallocati per affrontare la prossima manovra di bilancio in termini di riduzione della pressione fiscale e di investimenti. Altri 48 milioni, invece, sono collegati a un’altra proposta di legge, che l’Aula della Pisana ha approvato, relativa ai debiti fuori bilancio. In particolare, quest’ultimo provvedimento contiene 38 milioni per il trasporto pubblico locale del Comune di Roma e 10 milioni per il contratto integrativo degli infermieri di pronto soccorso. L’obiettivo della proposta di legge è “semplificare la vita delle persone, delle imprese, dei tecnici”, ha detto in Aula l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Giancarlo Righini. “Oggi il Consiglio regionale ha approvato due importanti provvedimenti: il primo è il collegato alla manovra di bilancio 2024 che affronta una serie importante di temi in un’ottica di semplificazione”, ha sottolineato Righini, dopo l’approvazione.

“È un provvedimento senza ordini di spesa che, però, interviene su norme che il nostro ordinamento attendeva da anni”, ha aggiunto l’assessore Righini ringraziando tutto il Consiglio regionale “per questo importante obiettivo raggiunto. Si tratta di un provvedimento che si compone di oltre 100 articoli e che dimostra l’intervento legislativo di grande qualità e sforzo prodotto da tutta l’amministrazione – ha ribadito ancora l’assessore Righini -. Inoltre, abbiamo approvato un altro provvedimento, altrettanto importante, il debito fuori bilancio che è stato utilizzato come veicolo legislativo per la variazione di bilancio con cui abbiamo impegnato le risorse, svincolate dal tavolo di verifica del ministero dell’Economia e delle finanze in materia sanitaria: 130 milioni di euro che riallochiamo per affrontare la prossima manovra di bilancio e mantenere fede agli impegni assunti in termini di riduzione della pressione fiscale e di investimenti per la nostra regione. Infine, 10 milioni di euro per agevolare gli affitti delle famiglie più in difficoltà – ha spiegato l’assessore -. Poi ci sono tante altre norme che vedranno la luce nella prossima manovra di bilancio e legge di stabilità che approveremo giovedì prossimo in giunta per depositarla prima in Consiglio e poi in Aula per approvarlo entro fine anno”, ha concluso Righini.

Inoltre, l’assessore Righini ha ritirato il controverso emendamento, che prevedeva l’istituzione della riserva Alta Tuscia Natura, in provincia di Viterbo, per predisporre un proposta di legge più ampia che prevede il riordino delle aree naturali protette regionali, sulla scorta di quanto stabilito dalla normativa di riferimento. È stato approvato anche un articolo aggiuntivo sottoscritto da tutti i capigruppo di minoranza a sostegno delle donne vittime di violenza. Nel corso dei lavori d’Aula, vari consiglieri di minoranza sono intervenuti per esprimere netta contrarietà all’approvazione dell’articolo 12, precedentemente accantonato, contenente “Disposizioni in materia di Agricoltura, Ambiente e Transizione energetica”, che prevede modifiche alle norme sui frazionamenti di aziende agricole da parte degli eredi, sugli interventi di ristrutturazione edilizia in zona agricola e sui Piani di utilizzazione aziendale. In particolare, il consigliere del M5s Valerio Novelli ha sottolineato, tra l’altro, che “si tratta di norme di urbanistica e non di agricoltura”. Prima del voto finale sulla legge, il Consiglio ha approvato anche 19 ordini del giorno ad essa collegati, respingendone 30.

Approfondimento nel dossier

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014