Bankitalia, il Lazio incassa il colpo della pandemia. Ma…

Nel 2020 crollo dell'8,4% ma ora il rimbalzo è più vicino. Ma la pandemia ha accentuato le disuguaglianze

La crisi Covid ha colpito anche l’economia del Lazio dove la maggiore tenuta dovuta alla forte presenza del settore pubblico che ha salvaguardato posti di lavoro e redditi è stata erosa dal prosciugamento del turismo che ha colpito i servizi, le attività alberghiere e di ristorazione e l’occupazione a esso legata. Il quadro che emerge dal rapporto della Banca d’Italia sulla regione, presentato oggi, descrive un calo del Pil dell’8,4% e un duro colpo alle imprese e al mercato del lavoro.

E tuttavia per il 2021 ci si attende una “forte ripresa”, meno pronunciato per il terziario. La crisi Covid, malgrado le misure del governo e una forte presenza del settore pubblico, ha avuto forti conseguenze sulle famiglie del Lazio e sulla diseguaglianza dei redditi mentre ci sono 277mila giovani che non lavorano nè studiano (Neet) sui 3 milioni a livello nazionale. Il numero delle famiglie beneficiarie del Reddito o Pensione di cittadinanza è aumentato di un terzo rispetto al 2019, di più che in Italia; un’altra larga platea di famiglie ha avuto accesso al Reddito di emergenza, misura istituita durante la crisi sanitari.

Nella Regione “l’occupazione è significativamente diminuita dopo due anni di stagnazione” e il calo “ha riguardato i dipendenti a tempo determinato e gli autonomi”, laddove l’impatto sul lavoro a tempo indeterminato è stato frenato principalmente dal blocco dei licenziamenti e dall’ampio ricorso alle misure d’integrazione salariale. Il calo occupazionale è stato più pronunciato nei servizi, soprattutto nel comparto degli alberghi e della ristorazione, e ha interessato in misura maggiore i lavoratori più giovani e le donne. “Ha scoraggiato la ricerca di un’occupazione” ed è così calata la quota di attivi.

 

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