Lazio: primi attriti Rocca-Gualtieri. Stop ai progetti agricoli del sindaco sulle tenute di Castel di Guido e del Cavaliere

Su richiesta del suo capo di gabinetto Giuseppe Pisano, il neo governatore ha revocato la delibera di Leodori, per "approfondire e valutare le migliori soluzioni per la valorizzazione delle tenute agricole di proprietà regionale

Tenuta Castel di Guida

“La Regione aiuterà Roma ad affrontare i suoi problemi e proseguirà la collaborazione molto virtuosa che c’è stata con la giunta Zingaretti”. Anche ieri – scrive il dorso locale di Repubblica – il sindaco Roberto Gualtieri è tornato a mostrarsi convinto della possibilità di lavorare d’intesa con il nuovo governatore del Lazio. “Con il presidente Rocca – ha aggiunto abbiamo già espresso una reciproca volontà di collaborare”. I primi atti del presidente della Regione sembrano però andare in senso opposto. Tanto che Rocca ha appena revocato la delibera con cui la precedente giunta regionale aveva cercato di chiudere il contenzioso con il Campidoglio sulle tenute di Castel di Guido e del Cavaliere, assegnandole al Comune con una concessione “a canone ricognitorio” di 22.905 euro l’anno per sei anni.

Castel di Guido, spiega Repubblica, si trova nel territorio del Municipio XI e laTenuta del Cavaliere al chilometro 17 della Tiburtina, entrambe gesti te dal Campidoglio e finite nel corso degli anni in forte declino. Una situazione che ha portato anche a un contenzioso al Tar, promosso dall’allora sindaca Virginia Raggi contro la Regione all’epoca retta da Nicola Zingaretti. Il mese scorso Daniele Leodori aveva cercato di risolvere il problema assegnando le due tenute al Comune a “canone ricognitorio” e Gualtieri aveva assicurato che le due aziende agricole sarebbero state utilizzate per favorire l’occupazione giovanile e femminile e per sviluppare l’agricoltura biologica e a chilometro zero.

Era in corso la campagna elettorale e Rocca aveva sostenuto che si trattava della «ennesima delibera last- minute”, aggiungendo che nelle due tenute si trovano “riserve naturalistiche importanti, allevamenti non intensivi e produzioni di grande rilevanza” e che venivano “sostanzialmente svendute dalla Regione”. Aveva anche par lato “dell’ennesimo regalo al sindaco Gualtieri” e assicurato che avrebbe segnalato il caso alla Corte dei Conti.

Non sembra aver cambiato idea. Su richiesta del suo capo di gabinetto Giuseppe Pisano, Rocca ha revocato la delibera di Leodori, per “approfondire e valutare le migliori soluzioni per la valorizzazione delle tenute agricole di proprietà regionale” e per “verificare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno portato a qualificarla atto di ordinaria amministrazione”, spiega Repubblica.

Lo stop ai progetti in agricoltura di Gualtieri – conclude Repubblica – sembra però solo la punta dell’iceberg di un rapporto tra Comune e Regione che si preannuncia difficile soprattutto sul fronte del termovalorizzatore, un impianto che convince Fdl ma non Fabio Rampelli. E i due assessori che il presidente ha delegato proprio ai Rifiuti e all’ambiente sono i rampelliani Fabrizio Ghera ed Elena Palazzo.

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