Roma è la prima provincia del Lazio per le esportazioni: con 13 miliardi di euro, pari al 46 per cento del totale delle esportazioni regionali del 2023, segue Latina, che ha coperto il 28 per cento del totale. È quanto emerge dal rapporto Sace sulle esportazioni. Frosinone ha fatto il 23 per cento del totale delle esportazioni lo scorso anno. Il rapporto segnala l’incremento dell’export dei prodotti ortofrutticoli di Latina, mentre la ceramica di Viterbo ha mostrato un andamento negativo.

Il Lazio, conta oltre 460mila imprese attive di cui circa 19mila Pmi, e nel 2023 ha esportato beni per un valore pari a 28,7 miliardi di euro, confermandosi sesta regione italiana per esportazioni (con una quota del 4,6 per cento sulle vendite oltre i confini nazionali, nonostante una contrazione dell’11 per cento rispetto all’anno precedente).

La farmaceutica si è confermata il primo settore per export regionale, con merci esportate per un valore di 11,5 miliardi di euro (40 per cento del totale), nonostante una contrazione del 9,2 per cento; su tale andamento ha pesato la frenata delle vendite verso il Belgio (-21 per cento), primo mercato di sbocco del settore. In flessione anche mezzi di trasporto (-17,9 per cento), sul calo in particolare delle esportazioni di aeromobili e autoveicoli, prodotti chimici (-15,2 per cento) e prodotti in metallo (-34,3 per cento).

Le imprese italiane “possono beneficiare della domanda proveniente da diversi mercati internazionali in termini di opportunità di business. Anche le imprese del Lazio possono approfittare, a cominciare dalle imprese attive nel settore della farmaceutica, primo settore per l’export regionale”, ha detto all’agenzia Nova” Ivano Gioia, responsabile scenari economici dell’ufficio studi di Sace, a margine dell’evento “Sace for made in Italy – le rotte dell’export”.