In pochi lo sanno, ma a Roma si vota anche per le politiche alla Camera. E’ il collegio Primavalle – Battistini. Si tratta di sostituire Emanuele Del Re, Cinque Stelle, nominata Alto Rappresentante Ue per il Sahel. Un collegio difficile, che risente del degrado di quel quadrante di città. Strade anguste nate sull’onda di un’edilizia non controllata, disoccupazione sopra la media, servizi sociali praticamente assenti.
Qui i candidati sono Andrea Casu per il centro sinistra, Pasquale Calzetta di Forza Italia, l’ex magistrato Luca Palamara che corre in solitaria ed Elisabetta Trenta, già ministra della Difesa nei governi Conte, attivista di lunga data del M5s, oggi in campo con l’Italia dei Valori. A Primavalle l’ex ministra si candiderà con una lista chiamata NOI-Nuovi Orizzonti per l’Italia. I M5S invece si sono sfilati, Conte non se l’è sentita di rischiare, né lui in prima persona, né ha pensato di mandare in avanscoperta qualcuno dei suoi.
Secondo lo studio Le sette Rome di Keti Lelo, Salvatore Monni e Federico Tomassi, edito da Donzelli, Primavalle-Battistini rientra in quell’ambito chiamato ‘la città del disagio’. Essa “ha 438 000 abitanti – il 16% della popolazione di Roma – su una superficie di 11 380 ettari – il 9% del territorio comunale, la stessa dimensione della città ricca – ed è composta da 17 zone urbanistiche su 155. Corrisponde ai quartieri di case popolari o alle borgate di origine abusiva più esterni rispetto alla periferia storica, a ridosso e oltre il Gra in vari municipi, soprattutto nel quadrante est (IV, V e VI Municipio)19 e verso il mare (X)20, ma con propaggini anche a ovest21. Le zone urbanistiche più popolose con oltre 20 000 abitanti sono Torre Angela (che comprende Tor Bella Monaca, ed è la più popolosa in assoluto a Roma con 87 000 residenti), Primavalle, Borghesiana, Ostia Nord, Acilia Nord e Sud, San Basilio e Giardinetti-Tor Vergata”.
L’11 agosto la sindaca Raggi ha inaugurato un nuovo “mercato sociale” a Primavalle. Qui beni di prima necessità vengono consegnati gratuitamente per aiutare le persone in difficoltà. Molto attiva in questo quadrante di città è la Caritas. Da oltre un anno è nato il Gruppo Samaritano. Si tratta di un’associazione fatta da volontari della Parrocchia (dei Frati Scolopi) S. Francesco d’Assisi a Monte Mario in Roma, sorta in periodo di piena emergenza pandemia, a sostegno delle famiglie che vivono difficoltà di carattere economico. In particolare, i circa 35 volontari si occupano di raccogliere, gestire e distribuire pacchi alimentari alle molteplici famiglie della zona, non solo ai propri parrocchiani. E poi c’è dell’istituto Suore di Carità dell’Assunzione, congregazione fondata nel 1865 da padre Etienne Pernet, che in tutta la zona assiste più di 190 famiglie in difficoltà.
Le speranze di rinascita passano anche attraverso la riqualificazione del territorio. Un anno fa fu sgomberata la ex scuola di via cardinal Capranica, prima occupata. L’allora assessore Montuori promise: “E’ prevista la demolizione integrale dell’ex plesso scolastico per la realizzazione di un complesso di edilizia residenziale pubblica, social housing, e cohousing per un totale di 70 alloggi di diverse dimensioni”. Ma ad oggi di quel progetto non se ne sa nulla.