Mascherine made in Veneto: l’Italia ce la può fare.

In questa emergenza da Covid-19, in Veneto l'unione tra pubblico e privato ha realizzato una linea di produzione di mascherine. Esempio da allargare a tutta Italia

La collaborazione solidale tra pubblico e privato da ottimi risultati. Un esempio di collaborazione che andrebbe presa ad esempio.

Da due aziende “unite” è nata la capacità di produrre e di consegnare 2milioni di mascherine ai cittadini, (in media 700mila/giorno).

Un caso di successo tra pubblica amministrazione, la Regione del Veneto e il privato, l’azienda Grafica Veneta, quella della stampa dei libri di Harry Potter per il mondo.

Due milioni di mascherine, consegnate ai sindaci che a loro volta, tramite la protezione civile, le hanno recapitate casa per casa, cittadino per cittadino.

La mascherina di cui parliamo può essere usata e riutilizzata. Spruzzando una soluzione di alcool etilico al 70% e acqua al 30%, asciugata naturalmente, non deve essere stirata. Non si rovina e mantiene le sue preziose caratteristiche di protezione.

Ma come è nata questa azione solidale? Il Presidente Zaia, fra i primi anche in ambito Governativo a comprendere la gravità e l’aggressività del virus Covid 19, ha condiviso la sua determinazione di proteggere tutti i suoi concittadini. Ma come fare se le mascherine erano introvabili sul mercato o addirittura oggetto di sciacallaggio e di truffe vergognose?

Ecco, come in questo caso la rete, la collaborazione positiva, dinamica e solidale, frutto di anni di governo attento al territorio e di cooperazione con il sistema economico si è subito attivata. La filiera dell’impresa ha immediatamente risposto alla richiesta del Governatore producendo in Veneto gli introvabili presidi protettivi.
Franceschi di Grafica Veneta, ha interrotto una parte della linea produttiva e riconvertendola per la nuova necessità.

Ha da subito iniziato a lavorare ad un prototipo che ha portato ad un work in progress, con lo scarto di ben 500 mila prototipi.

E’ noto che la passione per buon il manufatto e la ricerca della qualità, sono un “plus” del Made in Italy. Questa attitudine ha imposto di raggiungere la massima qualità del prodotto, nel più breve tempo possibile, data l’urgenza della richiesta.

Individuata la modalità di produzione e identificata la fornitura di tessuto adatto e altamente protettivo, Grafica Veneta ha prodotto un innovativo dispositivo di protezione individuale (DPI) , per circa l’80% della popolazione, ad esclusione dell’uso prettamente sanitario e chirurgico.

Il Governatore del Veneto Zaia ha definito l’operazione “la soluzione alla veneta per un problema cruciale in tutta Italia”.

Un’ottima, flessibile e immediata capacità di sistema. Il Presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza ha da subito plaudito alla vincente iniziativa.

“Con questa sua straordinaria generosità, e altrettanta capacità di innovazione di processo e di prodotto, Grafica Veneta entrerà nella storia – ha detto Zaia ringraziando Franceschi –.
Il titolare di Grafica Veneta ha comunicato che due milioni di pezzi saranno regalati alla Regione Veneto per gli usi più opportuni.
Ma come è stata organizzata l’ingegnosa macchina di distribuzione dei dispositivi?

Gli assessori alla protezione civile Giampaolo Bottacin e alla sanità Manuela Lanzarin hanno inviato le lettere, con le indicazioni pratiche per la distribuzione, ai Comuni veneti e a Centri Servizi per Anziani, Residenze Sanitarie Assistite e Case Alloggio per Disabili.

Le forniture sono state, poi, consegnate alle Amministrazioni, grazie alla Protezione Civile Regionale e i sindaci sono stati invitati a loro volta alla distribuzione capillare con i Gruppi Comunali di Protezione Civile e il volontariato locale.
L’ Azienda sanitaria Zero ha invece distribuito alle Ullss le mascherine per la consegna, all’esterno delle strutture, alle persone che, per qualsiasi motivo, frequentino gli Ospedali.
La comunicazione in conferenza stampa della produzione delle mascherine è stata divulgata il 19 Marzo dal Presidente Zaia e da Franceschi.

Oggi 31 Marzo, in un comune del trevigiano di 13.000 abitanti, il sindaco ha informato i cittadini, tramite il canale ufficiale Whatapp info, che sono già state consegnate 9.000 mascherine, casa per casa dai volontari della protezione civile e aggiunge “pazientate ancora qualche giorno e terminiamo la consegna a tutti i residenti”.
Si potrebbe dire un’organizzazione perfetta e una trasparenza ineccepibile.

E come il sasso ben gettato nell’acqua crea cerchi sempre più ampi e armoniosi, così “la soluzione alla veneta”  creata dal forte senso di responsabilità e di aiuto, diffonde fiducia, evidenzia l’armonia tra il sistema pubblico e privato, alleato e strategico e sublima il volontariato che da sempre distingue l’animo italiano.

Silvia Trevisan

 

“Questa esperienza parla del Veneto, una regione lontana dal nostro Lazio. Ma la riportiamo perchè possa servire da stimolo ed esempio di collaborazione per tutta l’intera penisola. Fra l’altro proprio ieri la Protezione Civile di Fabrica di Roma ha cominciato a distribuire “casa per casa” le classiche mascherine ospedaliere. Questo è un grande aiuto alla popolazione ad anche un ulteriore invito, chiaro a tutti quei cittadini che girano tranquillamente senza alcuna protezione. Come se muoversi liberi da ogni “schermo” fosse segno di forza e menefreghismo. E invece è un comportamento incosciente per gli altri e per sè. MAI DOVREBBE ENTRARE in un negozio UNA PERSONA SENZA MASCHERINA E GUANTI!!!! (ndr: anna ricca)

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