Mattarella: progettare il domani con coraggio

Il presidente Mattarella nel discorso di fine anno sottolinea con forza che "il futuro dei giovani non sia soltanto quel che resta del presente"

 

Al suo secondo mandato, con la guerra al centro dell’Europa e la crisi energetica, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale discorso di fine anno è apparso quanto mai determinato a indicare il percorso da seguire al primo governo guidato da una donna: una novità di grande significato sociale e culturale.

Un percorso, secondo Mattarella, che deve essere ispirato da una visione del futuro e deve tener conto dei cambiamenti in atto in tutti i campi, segnati soprattutto dalle transizioni energetica e digitale, due processi che ci portano ad uno straordinario distacco con il passato.

E’ infatti il legame con il passato il vero pericolo che corre l’esecutivo di Giorgia Meloni. Mattarella non ha fatto alcun riferimento ai trascorsi politici della Premier, ma nelle sue parole è sembrato cogliere l’invito agli italiani e in particolare alla maggioranza di destra-centro che si ispira al conservatorismo, a saper guardare al domani con uno sguardo nuovo, con gli occhi dei giovani. “Il cambiamento va guidato, – rileva – l’innovazione va interpretata per migliorare la nostra condizione di vita. La sfida è progettare il domani con coraggio”.

“Facciamo sì – ha sottolineato – che il futuro delle giovani generazioni non sia soltanto quel che resta del presente, ma sia il frutto di un esercizio di coscienza da parte nostra. Sfuggendo la pretesa di scegliere per loro, di condizionarne il percorso. La Repubblica – ha precisato riferendosi al 75mo anniversario della Costituzione – vive nella partecipazione di tutti. E’ questo il senso della libertà garantita dalla nostra democrazia. E’ innanzitutto questa la ragione per cui abbiamo fiducia”.

Il presidente del Consiglio, Meloni, ha telefonato a Mattarella ringraziandolo per l’incoraggiamento a governare il Paese con responsabilità.

In particolare il capo dello Stato ha segnalato le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi e sanitari tra i diversi territori del nostro Paese – tra Nord e Meridione, per le zone interne – che secondo il capo dello Stato creano ingiustizie e feriscono il diritto all’eguaglianza.

“Rimuovere gli ostacoli – ha infatti specificato – è un impegno da condividere che richiede unità di intenti, coesione e forza morale”.

Mattarella si è richiamato anche alla grave evasione fiscale. “La Repubblica – ha detto – è nel senso civico di chi paga le imposte perchè questo serve a far funzionare l’Italia e quindi al bene comune”.

Infine il capo dello Stato ha avuto parole che non lasciano dubbi sulla responsabilità della guerra in Ucraina “che ricade interamente – ha detto – su chi ha aggredito e non su chi si difende o su chi lo aiuta a difendersi”.

Mentre “la speranza della pace – ha rilevato a proposito della lotta delle donne iraniane – è fondata sul rifiuto di una visione che fa tornare indietro la storia, di un oscurantismo fuori dal tempo e dalla ragione”.

Claudio Sonzogno

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