L’intera Metro D potrebbe comportare una spesa complessiva di 9 miliardi di euro, da spalmare in
più anni: l’obiettivo è quello di portare l’istanza di finanziamento della prima tratta funzionale a
settembre del 2026, in tempo utile per l’inserimento nella Legge di Bilancio. Lo scrive Odissea
Quotidiana precisando che la prima tratta funzionale, da Nomentana GRA a Nemorense avrà una
lunghezza di circa 6 km. Il costo stimato – sempre a spanne – sarà pari a 1,5 miliardi di euro,
comprensivi del deposito a nord (che sorgerà a ridosso del Raccordo Anulare e non più a Roma
Smistamento a causa dell’indisponibilità delle aree ferroviarie) e dei rotabili necessari al servizio.
Odissea Quotidiana riporta quanto emerso nel corso dell’evento “Dalla Metro D al Ponte
sull’Aniene: i progetti per la mobilità del III Municipio”, organizzato dalla sezione del Partito
Democratico di Montesacro, che ha visto la partecipazione dell’assessore alla mobilità del
Comune, Eugenio Patanè.
In una recente intervista a ‘’MF – Milano Finanza’’, Valter Mainetti, presidente di Condotte 1880,
l’impresa che nell’RTI al 50% con Pizzarotti ha una prelazione sui lavori della Metro D, aveva
proposto che sarebbe più facile la strada, già percorsa per la metro C, di cominciare con il
finanziamento e la realizzazione di un primo lotto e che entrambi sarebbero pronti a finanziare
questo primo lotto per il 50 per cento in project financing.
Inoltre secondo Patané – scrive Odissea Quotidiana – a fine marzo Roma Metropolitane sarà in
grado di consegnare il documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP), che
consentirà di individuare il tracciato a massimo rendimento sotto il profilo della sostenibilità dei
costi e dei benefici (da non intendere solo sotto il profilo finanziario, ma anche degli effetti indotti
della metropolitana). Subito dopo l’approvazione del documento, l’assessore intende aprire un
vero e proprio processo partecipativo per spiegare il progetto della linea D ai territori: una fase di
ascolto del tutto analoga a quella già sperimentata nella redazione del PUMS, che consentirà di
individuare le possibili migliorie progettuali.
A valle di questo processo sarà istruito il documento d’indirizzo alla progettazione (DIP) e
cominceranno i sondaggi geologici per affidare poi la redazione del progetto di fattibilità tecnico-
economica (PFTE). Anche per l’aggiornamento del progetto, nella recente intervista a ‘’MF –
Milano Finanza’’, Valter Mainetti ha dichiarato che l’RTI Promotore Condotte/Pizzarotti ha già
comunicato al Comune di Roma la propria disponibilità a provvedere all’aggiornamento del
progetto.