Sono in corso le verifiche sulla scala mobile di Furio Camillo per accertare le ragioni del guasto che si e’ verificato ieri pomeriggio a un gradino. I sistemi di sicurezza si sono immediatamente attivati. La scala si e’ fermata ed e’ stata messa subito fuori servizio, senza alcun problema per le persone. Lo rende noto l’Atac. “Cio’ a riprova dell’elevato livello di sicurezza garantito oggi dal sistema degli impianti di traslazione della metropolitana di Roma.
Diversamente da quanto riportato in alcune dichiarazioni diffuse dalla stampa, non si tratta della stessa scala mobile collaudata positivamente, alla presenza degli enti preposti, nei giorni scorsi”, ha continuato nella nota l’azienda capitolina dei trasporti. “Atac e’ impegnata nel garantire un livello sempre maggiore di manutenzione degli impianti (scale mobili, ascensori e servoscala) delle stazioni metroferroviarie, come dimostrano anche i dati sui guasti, che sono diminuiti del 62 per cento fra novembre 2019 e febbraio del 2020”.
“In particolare, ai primi di novembre 2019 erano fuori servizio per guasto complessivamente 61 impianti, che sono diventati 23 il 6 febbraio scorso. Da quando Atac ha sostituito il fornitore dei servizi di manutenzione, la cui gestione aveva determinato le note e gravi problematiche, sono diminuite del 20 per cento le segnalazioni di guasti e 110 impianti sono stati sottoposti con esito positivo a revisione generale o speciale.
Sono attualmente in corso revisioni su ulteriori 47 impianti in diverse stazioni, cosi’ come previsto dalle norme di legge”. Atac sottolinea che “tutti gli impianti in servizio osservano scrupolosamente le norme di sicurezza. Proprio per offrire le maggiori garanzie di sicurezza Atac si e’ rivolta ai soggetti piu’ qualificati del mercato, dando precise indicazioni di verificare ogni singolo impianto. A Schindler e’ stata affidata la manutenzione di tutti gli impianti, tranne quelli delle principali stazioni centrali della linea A affidati al costruttore Otis. Atac assicura di essere impegnata per ridurre al massimo i disagi che i necessari interventi di manutenzione provocano ai clienti, con i quali l’azienda si scusa”.