Mobilità/ Il taxi volante atterra nel cuore della Capitale – VIDEO

Dal 2024 in 15 minuti porterà da aeroporto a Termini

Il volocity a piazza San Silvestro a Roma

Volocity, il taxi elettrico volante che sarà sul cielo di Roma a partire dal 2024, dopo essere stato presentato ai passeggeri dell’Aeroporto di Fiumicino oggi e domani si esibisce nel cuore della Capitale, a piazza San Silvestro. Il drone, potrà trasportare due passeggeri alla volta e in 15 minuti trasportare le persone dall’aeroporto al centro della città, ad un costo contenuto, circa 140 euro. Con un altro nuovo, importante vantaggio: senza inquinare. Il velivolo infatti è completamente elettrico e quindi a emissioni zero. “Qui a piazza San Silvestro i cittadini romani possono toccare con mano Volocity, questo nuovo tipo di mezzo di trasporto che vogliamo attivare entro il 2024 per avere collegamenti di mobilità aerea urbana tra l’aeroporto di Fiumicino e Roma centro”, ha commentato il presidente di Aeroporti di Roma Claudio De Vincenti. “Collegamenti veloci e sostenibili perché il velivolo è completamente elettrico, senza emissioni di Co2”.

Il decollo dell’innovativo taxi dei cieli realizzato dalla società tedesca Volocopter è atteso entro i prossimi 3 anni, il tempo necessario sia a completare la regolazione di volo, sia a sviluppare i “vertiporti” a decollo verticale, necessari per consentire la partenza e l’atterraggio. Due fronti su cui Enac, Enav e Aeroporti di Roma stanno intensamente lavorando, per far sì che Roma sia tra le prime grandi capitali al mondo dove possa partire questa nuova forma di mobilità aerea urbana. “Voglio ringraziare Volocopter, società all’avanguardia per la costruzione di questi tipi di velivoli, Atlantia che investe in questa attività e anche Enac ed Enav che sono le autorità di regolazione che stanno preparando le regole per realizzare la mobilità aerea urbana e svolgeranno un ruolo essenziale per lo sviluppo di questo servizio”, ha concluso infatti il presidente di Aeroporti di Roma.

Volocity “è un drone elicottero a rotore fisso. Ha 18 rotori, che sono motori elettrici, indipendenti l’uno dall’altro, che funzionano a energia pulita con un pacco batterie alloggiato nel retro del velivolo. Sono 18 perché se uno, due o addirittura tre rotori smettessero di funzionale il velivolo continuerebbe a volare e la sicurezza non sarebbe comunque compromessa”. Lo ha spiegato Ugo Govigli, chief innovation officer di Atlantia. “Volocity non è un giocattolo, la sicurezza è al livello di quella degli aeroplani e pensiamo di poterlo certificare nel 2023 per poter lanciare il servizio commerciale nel 2024”, ha aggiunto Govigli. La versione esposta a piazza San Silvestro, ha spiegato il chief innovation officer di Atlantia, “è la versione senza pilota con due passeggeri”. Ma ci si arriverà gradualmente, “nella logica della sicurezza che è la nostra priorità assoluta: la prima versione commerciale sarà con un pilota e un passeggero, la seconda versione avrà il cockpit di manovra ma utilizzato solo in modalità di sicurezza. La terza versione sarà a due passeggeri e pilotato da remoto e l’ultima versione sarà a guida autonoma, non ci sarà più pilota fisico ma sarà guidato da un computer”, ha aggiunto Govigli.

Queste le principali caratteristiche di Volocity: l’air taxi può viaggiare a una velocità massima di 110 Km/h e coprire una distanza di 35 Km. Una volta completato un viaggio, le batterie a ioni di litio – installate in 9 unità a bordo del velivolo – possono essere sostituite nel giro di 5 minuti, così da consentire una rapida ripartenza. Questo oltretutto incrementa significativamente la durata della batteria, abbassando il prezzo dei voli e garantendo batterie integre al 100 per cento ad ogni volo. Il Volocity ha un peso massimo al decollo di 900 Kg, di cui 700 Kg sono il peso del mezzo a vuoto e i restanti 200 Kg la massa trasportabile (tra passeggeri e bagagli). I 18 rotori, tra loro indipendenti, hanno un diametro di 2,3 metri e il diametro complessivo del mezzo è pari a 11,3 metri. I motori sono completamente elettrici, della tipologia Bldc (Brushless DC electric motor) e consentono un viaggio totalmente sostenibile, senza alcun tipo di emissione.

Il tempo stimato per coprire un tratto di circa 20-25 chilometri, la distanza tra l’aeroporto di Fiumicino e la stazione di Roma Termini “è di un quarto d’ora: ma 15 minuti veri. Infatti in cielo non ci sono il traffico, l’ora di punta, gli scioperi, le manifestazioni. Sono 15 minuti certi. La nostra idea è di usare questo come un servizio di trasporto tra l’aeroporto e il centro di Roma con un vertiporto (il punto di atterraggio e di decollo del taxi-drone, ndr) alla Stazione Termini. Quindi si potrà arrivare alla stazione Termini, salire su questo tipo di velivolo e un quarto d’ora dopo essere a Fiumicino”, ha aggiunto Ugo Govigli. “Stimiamo che con un passeggero il biglietto possa costare 140-150 euro che non è un costo basso ma abbastanza sostenibile”, ha aggiunto il manager di Atlantia. “Con due passeggeri sarà totalmente paragonabile a un costo di trasporto macchina con tempi però assolutamente certi”.

A pensare dove installare i vertiporti sarà Aeroporti di Roma. “Vorremmo creare una rete di infrastrutture che permetta a” Volocity, “di volare al centro della città. Quindi stiamo cercando punti vicini ai nodi internodali per permettere poi ai passeggeri nel giro di poco tempo di raggiungere o la metropolitana o la stazione o di entrare nel tessuto urbano”, ha spiegato Marco Pellegrino, responsabile Operatività Airside e project leader progetto Advanced air mobility per Aeroporti di Roma. “I vertiporti sono come aeroporti ma con caratteristiche diverse perché questi velivoli permettono delle performance migliori dal punto di vista dell’atterraggio e del decollo verticale e quindi è possibile farlo stare all’interno dell’ecosistema urbano. Le infrastrutture prevedono Fiumicino e Ciampino e poi all’interno della città pensiamo di creare vertiporti in punti strategici”, ha spiegato Pellegrino. Piazze pubbliche o tetti di hotel? “Entrambi, perché queste strutture possono essere molto leggere, posizionate in altezza, c’è la possibilità di avere delle piazzole il più possibile modulari per permettere l’utilizzo futuro di altri tipi di tecnologie. Stiamo studiando soluzioni che possano durare molto tempo e avere impatto minimo sia dal punto di vista degli investimenti che della sostenibilità per mantenere il prezzo del biglietto più basso possibile”, ha aggiunto il responsabile del progetto.

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