Mobilità: Patanè, punto a un centro storico senza auto

Due anni per modificare tutto. Apertura di nuove linee ferrate. E modifiche alle ciclabili realizzate senza criterio

Il nuovo assessore alla mobilità e trasporti di Roma Eugenio Patanè

L’assessore alla mobilità di Roma, Eugenio Patané, disegna in una intervista a ‘Il Tempo’ la mobilità di domani e ammette che per almeno un anno e mezzo, se non due, dovrà dedicarsi a “ricostruire le fondamenta” di un sistema che fa acqua da tutte le parti, a cominciare da società in liquidazione e dalla mancanza di personale.

Intanto, però, se la prende con le troppe macchine in giro in città e con una cultura, quella del romano, che fatica a immaginare la sua giornata senza prendere l’automobile.

Assessore, ma davvero è tutta colpa dei romani? 

“Diciamo subito che la pedonalizzazione è un mezzo di trasporto. Noi invece siamo una città autocentrica, abbiamo 600 macchine ogni mille abitanti e il numero delle macchine ha superato quello delle patenti.

Vuole sapere in centro? Urbanisticamente non è una zona fatta per le macchine. La ztl dovrà essere per forza rafforzata: oggi entrano tutti, auto elettriche, si parla anche di ibrido e man mano la flotta aumenta e quindi aumentano anche i veicoli che possono entrare nella ztl, e questo è inaccettabile. Pensi solo che abbiamo 28 mila mezzi di sharing che sono uno strumento che consente di muoversi all’interno del centro storico, certo, ma il problema più grave è che se tu entri con lo sharing non sai dove parcheggiarlo. Solo le autovetture di proprietà dei residenti sono 17 mila mentre gli stalli tariffati 11 mila”.

Perché non fare più stalli, allora? 

“Non saprei dove farli, abbiamo provato a dire facciamo un po’ di parcheggi interrati, ma la soglia archeologica è devastante. La soluzione allora più logica è non fare arrivare altre macchine”.

E come si arriva in centro? 

“Con le nuove linee che stiamo organizzando, ad ottobre 2024 arriverà la nuova metropolitana Ambaradan-Colosseo, quello è un pezzo importantissimo perché scambia con la linea B; ci saranno poi nuove linee tranviarie, sempre entro 2024 porteremo due importanti linee tranviarie in centro storico, una è la linea Giardinetti-Tor Vergata che collegherà la periferia di roma del VI municipio e poi da Termini partirà la TVA Termini Vaticano Aurelio. Attraverso queste infrastrutture molto importanti sistemiamo un po’ l’accesso al centro storico”.

Potremmo prendere anche l’autobus, o resta un miraggio?

“Ci sono ancora 600 autobus a fine vita cioè hanno oltre 14 anni, saranno sostituiti entro il prossimo anno. Ieri sono stati inaugurati i primi 70 mezzi ibridi della Mercedes, altri 29 arriveranno e poi altri 22. Già 121 sono stati acquistati e pronti ad essere messi su strada. È un’eredità della giunta precedente che però non trovava i 40 milioni per pagarli, noi ci siamo riusciti”.

Le promesse sulla Roma-Lido saranno mantenute? 

“Avremo tre treni fino al 6 gennaio, dal 7 altri tre treni e una riduzione della frequenza dagli attuali 45 minuti ai 20, 22. Entro aprile i treni saranno 8 e quindi si aspetterà 15 minuti dì media tra un treno e un altro”.

Che ne sarà, invece, delle piste ciclabili? 

“Quelle che stanno creando maggiori problemi sono le transitorie, ad esempio Pineta Sacchetti o Gregorio VII, il problema è stato non ridefinire gli spazi esistenti ma aggiungere soltanto un’infrastruttura. Ci diamo tempo un anno per valutare l’impatto che hanno, nel frattempo stiamo studiando con il Dipartimento come correggere gli errori fatti su alcuni tratti che creano maggiori disagi”.

E il futuro della mobilità a Roma? 

“Penso ai taxi droni, ideali anche per il trasporto merci, che realisticamente saranno realtà a fine 2024 a alle strade a guide autonoma per esempio all’Eur, per le quali stiamo cercando finanziamenti”.

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