A due anni dall’insediamento dell’amministrazione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la commissione capitolina Mobilità e Trasporti fa il punto sugli interventi messi in campo e quelli ancora da attuare. L’iniziativa principale, che guarda al 2026 poiché finanziata con fondi del Pnrr, è lo sviluppo del sistema integrato di bigliettazione, la cosiddetta Mobility as a Service (Maas) ovvero la possibilità di pagare in un’unica soluzione il trasporto pubblico di linea e non, in modo combinato a fine giornata, attraverso una carta di credito o un’applicazione. L’obiettivo è quello di promuovere una mobilità sostenibile, riducendo traffico e inquinamento.
Il punto è stato fatto alla Casa della Città di Roma, qui si sono incontrati gli attori sociali e istituzionali che ruotano attorno al mondo della mobilità e dei trasporti. “Negli ultimi due anni sul fronte mobilità la cosa più importante è avere finalmente recuperato una visione comune delle politiche che, se tutto va come deve andare, ci porteremo dietro per i prossimi 10 anni”, ha spiegato l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè. “Ora – ha aggiunto – il compito più difficile è fare le cose che sono scritte in una città che da una parte ha una scarsa inclinazione a fare le cose e dall’altra ha mancato di una visione unitaria e continuativa degli anni”.
A moderare l’evento, e le due Tavole rotonde, è stato il consigliere capitolino del Pd, Giovanni Zannola, presidente della commissione Mobilità di Roma e organizzatore dell’iniziativa. “La sfida di una Roma accessibile si vince con la governance collettiva”, ha sottolineato. Indirizzo, controllo e verifica. Ma anche riunioni, sopralluoghi e “Tavoli per fare da raccordo tra le istanze dei territori, chi ci lavora o ci vive, e gli amministratori: è questo il compito della commissione Mobilità”, ha proseguito il consigliere del Pd. Un lavoro lungo due anni che va dal sistema di trasporto integrato, agli investimenti per il recupero di Atac, passando per le recenti opere infrastrutturali previste da Giubileo e Pnrr. Per affrontare la sfida della mobilità sostenibile “si devono integrare le soluzioni in maniera strutturale e stiamo provando a farlo con tanto sforzo tecnologico” perché per permettere ai romani di lasciare la propria macchina a casa “la risposta è un sistema di mobilità integrato” che “funziona coadiuvando politiche che mettano al centro l’utente”, ha aggiunto il direttore generale di Roma servizi per la mobilità, Luca Avarello.
Da qui ai prossimi anni gli investimenti e le opere previste in città sono molte. “Parliamo di aprire i cantieri per le quattro reti tranviarie, l’attuazione della fascia verde oltre a al progetto del Grab che è ormai chiuso e aspettiamo solo che si aprano i cantieri nei prossimi mesi – ha proseguito la presidente di Roma servizi per la mobilità, Anna Donati -. Poi, ci sono i parcheggi di scambio, come quelli di Annibaliano e Conca D’Oro, che ci auguriamo siano risolti entro marzo e anche sulla ciclovia per Fiumicino siamo in dirittura di arrivo”. Due anni di bilancio anche per Atac. “Negli ultimi 48 mesi Atac ha puntato a trovare le somme per soddisfare i creditori ma anche per una serie di obiettivi per l’incremento qualitativo e quantitativo del servizio e dei ricavi” con il risultato che “oggi non ha un euro di debito e gli investimenti futuri potranno permetterci di mettere in atto delle strategie”, ha evidenziato il presidente dell’azienda, Giovanni Mottura. E anche a detta del direttore generale di Atac, Alberto Zorzan, “ora è il momento delle responsabilità: gli obiettivi sono il recupero della domanda di mobilità, l’efficientamento dei processi interni e il risanamento tecnologico e applicativo degli strumenti e delle infrastrutture. I prossimi quattro anni saranno la cartina tornasole”, ha concluso.