Lettera aperta ai Sigg. Commercianti di ogni ordine e grado.
Egregi Signori Commercianti negli ultimi giorni ci avete proprio asfissiati.
Primo round in nome di San Black Friday. Ci è arrivato di tutto, più o meno, interessante, più o meno corretto.
Abbiamo letto con attenzione e fatte le debite valutazioni abbiamo seguito l’onda, anzi lo tsunami, che ci avete scagliato contro. Così è stato tutto uno strisciare di carte di credito e, per voi, di ottime battute di cassa. Non lo potete negare! Bastava guardare le persone che annaspavano stremate sotto il peso delle “buste”.
Qualche negozio ha seguito la regola aurea: il Black Friday dura un solo giorno. Altri l’hanno allungato a tutto il fine settimana e poi ci sono stati quelli (e son stati proprio tanti) che hanno tirato il Friday, come un elastico, per 7 giorni 7.
Al Black quasi morboso si sono praticamente sovrapposte le “offerte speciali“, le “vendite private” e “le bollicine dedicate ai clienti più cari“. Tutto, naturalmente condito dall’esaltazione della collezione e degli “ultimi capi rimasti”.
Difficile uscire a testa alta e a mani vuote, non fosse altro che per evitare l’onta di essere depennate da quelle invidiabilissime liste.
Così tra bollicine, venerdì neri e inviti esclusivi siamo arrivati, carichi come renne, al fatidico Natale. Qualcuno troppo tramortito e confuso si è trovato addirittura con molti più regali del necessario.
Ora, Sigg Commercianti, attraverso le associazioni di categoria*, vi lamentate e lacrimando affermate che gli acquisti Natalizi sono stati deprimenti e non vi resta che sperare nei saldi…E’ stato un Natale sobrio e dal braccino corto? Così a spanne ci sembra di intravedere in queste dichiarazioni un atteggiamento sommessamente “ipocrita” e “ingannevole”. Ma pensavate, forse che dopo l’abbuffata di acquisti pre-festiva avremmo ricominciato a comperare sotto l’emozione delle luminarie e delle canzoncine di rito?
Avete fatto male i conti o ci avete presi per ingenui? Siete voi che sbagliate tempi e modi, Voi che non riuscite a fare un “cronoprogramma” delle offerte davvero vantaggioso per tutti, Voi che NON rispettate date e logiche di mercato.
Certo ora arrivano i saldi, guardati come l’oasi nel deserto, ma se gli sconti applicati saranno più o meno quelli delle iniziative sopramenzionate allora dov’è l’occasione che ci fa sbavare? che ci spingerà a stressare nuovamente la nostra carta di credito?
Gli armadi sono, a questo punto, più che soddisfatti e floridi. Difficile che si dilatino all’improvviso per rendervi euforici. Giusto un golfetto, una maglietta…o altre cose di questa portata.
E per la Befana che è alle porte? No ai dolci, perché è provato che stiamo correndo in massa verso l’obesità nazionale, no al carbone perché siamo stati bravi e abbiamo comperato tutto quello che ci avete messo sotto al naso….
*confcommercio, confesercenti