I tassisti precari sono pronti a presentare un ricorso al Tar per cercare di bloccare il bando per le nuove 1000 licenze del Comune di Roma. Si tratta di quei tassisti a tempo chiamati a sostituire i titolari di una licenza durante la malattia o le ferie. Ne scrive oggi il dorso romano de La Repubblica, che ha intervistato il presidente del Comitato sostituti alla guida, Paolo Macioci.
Il ricorso “sarà basato su due aspetti in particolare, per prima cosa non c’è stato riconosciuto alcun titolo preferenziale. È stato assegnato un massimo di 5.3 punti in sede di bando per chi ha maturato più di 10 anni di esperienza. Sono davvero pochi, anche meno di quelli che verranno assegnati a chi risponderà correttamente a quattro domande in lingua inglese. Poi c’è la questione del pagamento unico della licenza. I 1000 vincitori avranno tempo 60 giorni per pagare la licenza e dovranno farlo in un’unica soluzione. Peccato che ci era stata assicurata una rateizzazione. La pena per chi non ce la farà è l’esclusione. Per noi questo è un passaggio incostituzionale”, ha spiegato Macioci.
Da parte sua il Comune di Roma ha detto che il bando andrà avanti senza alcun problema, perché “è blindato”. Secondo il Campidoglio, spiega Repubblica, “il bando è stato visionato dall’Autorithy e ha avuto parere positivo dopo che sono state anche accolte tutte le richieste di modifica che l’Autorità aveva chiesto. Non sono state fatte richieste particolari sui sostituti e sul costo della licenza è stato applicato il metodo di Milano che è stato già sottoposto a giudizio del Tar”.