Ok da Cdm a “decreto anziani”: Arriva prestazione universale e mille euro in più

Mantovano, "norme importanti e attese". Ecco come funzionerà

Arriva in via sperimentale, dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, la prestazione universale destinata agli anziani ultraottantenni non autosufficienti con “un livello di bisogno assistenziale gravissimo” e un Isee sotto 6.000 euro. Lo prevede il dlgs approvato oggi in cdm. La prestazione è composta da una quota fissa monetaria corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, pari a 1.000 euro al mese, finalizzata a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici o l’acquisto di servizi di cura e assistenza forniti da imprese qualificate

Si tratta di “un provvedimento molto importante e atteso che riguarda gli anziani, nell’esercizio di una delega di una legge che il Parlamento ha approvato qualche mese fa praticamente all’unanimità”. Così il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano in conferenza stampa al termine del Cdm. “Dopo il varo della delega – ha ricordato – è stato costituito un gruppo di lavoro tra le varie amministrazioni interessate, lavoro, salute e presidenza in particolare, e l’esito di questo lavoro è stato uno schema di decreto legislativo approvato in via preliminare che ora andrà all’esame del parlamento”.

Come funzionerà

Il provvedimento che arriva sul tavolo del Cdm è il decreto attuativo della Legge delega 33 approvata a marzo 2023, con il quale si dà il via alla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, attesa da oltre 20 anni. La norma trasforma l’attuale indennità di accompagnamento in una prestazione universale per la non autosufficienza. Per il momento, tenuto conto della limitatezza delle risorse, verrà introdotto in via sperimentale un aumento dell’assegno fino al 200% destinato agli ultraottantenni in condizioni gravi con 6.000 di Isee. Per costoro si passerà da un assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro a 1.380 euro, da poter spendere per servizi, cura e assistenza, ha spiegato la viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci. La prestazione universale verrà erogata dall’Inps ed è riconosciuta, previa espressa richiesta, alla persona anziana non autosufficiente, in possesso dei seguenti requisiti: un’età anagrafica di almeno 80 anni, un livello di bisogno assistenziale gravissimo, un Isee per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria non superiore a 6.000 euro.

 

 

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