Open Fiber, la società pubblica incaricata di portare la banda larga in tutta Italia, accenderà migliaia di chilometri di rete a bassa tensione sotto Roma. E questo grazie al recente accordo firmato, a gennaio, con Acea. Il valore dell’intesa è stato ribadito ieri pomeriggio in occasione del convegno Italia a tutta fibra, organizzato al Tempio di Adriano da Askanews e Open Fiber.
“Ci sono ventimila chilometri di rete a bassa tensione su Roma che, grazie all’accordo con Open Fiber, Acea accenderà” ha detto il responsabile Ingegneria e innovazione di Areti (Acea), Stefano Liotta. “L’importanza dell’intesa sta nella sinergia, Open Fiber ci indicherà le zone dove intervenire e noi scaveremo”, ha precisato Liotta. “L’accordo porterà notevoli benefici ai clienti, siamo dinnanzi a un perfetto esempio di sinergia tra wholesaler e distributori di energia”.
Soddisfatto anche il presidente di Acea, Luca Lanzalone per il quale l’accordo con Open Fiber è di natura “win to win, perché consente un grosso beneficio per la città di Roma, con una implementazione dei servizi di Acea che porterà anche un significativo beneficio a tutti gli utenti della città di Roma”.
“L’utilizzo della infrastruttura che già ha Acea, per la distribuzione dell’energia a Roma, permetterà la realizzazione di questa nuova infrastruttura a fibra ottica in tempi significativamente minori, con costi minori, con una minor invasività del territorio urbano e con una maggior celerità, e quindi una possibilità per gli utenti e i cittadini di accedere a questo nuovo servizio”.
L’intesa firmata a inizio anno dalla multiutility e Open Fiber prevede il cablaggio da parte di Open Fiber di 1,2 milioni di abitazioni. Il ruolo di Acea sarà quello, principalmente, di fornitore di infrastrutture. In particolare, è previsto che la municipalizzata conceda l’utilizzo dell’infrastruttura di proprietà (o comunque nella propria disponibilità) a Open Fiber, fornendo i dati cartografici e il supporto necessario alla realizzazione della rete.