Ostia, al via la stagione balneare: spiagge libere senza servizi

Dal 10 maggio via alla stagione balneare fino al 30 settembre. Molti problemi aperti Presentate offerte solo per due arenili su sei. Castelporziano, manca la ristorazione. Incerta la sorte di lidi e chioschi sequestrati

Foto Chiara De Angeli dalla pagina Facebook Ostia

Parte fra molte incognite l’estate di Ostia. Lo scrive Il Corriere della Sera.

L’ordinanza firmata venerdì sera dal sindaco, Roberto Gualtieri, prevede che la stagione balneare prenda il via il io maggio, dopo l’atteso raduno dell’Associazione nazionale carabinieri da venerdì a domenica. Il Campidoglio concede agli stabilimenti che lo desiderano di aprire subito, e fissa il termine della stagione al 30 settembre.

Sono però ancora tanti i nodi da sciogliere, a cominciare dall’affidamento dei servizi (incluso il salvataggio) sulle spiagge libere. Per queste, infatti, sono state presentate offerte solo per due dei sei arenili messi a bando: al momento, quindi, i servizi di base potrebbero essere garantiti soltanto su un terzo delle spiagge libere. Come l’anno scorso, però, il Municipio X – che detiene ancora la delega al litorale – sta pensando di «ripescare» le società in graduatoria per proporre loro la gestione, tramite affidamento diretto, dei quattro lotti le cui gare sono andate deserte. Ai cancelli di Castelporziano, invece, sono arrivate offerte sia per il salvataggio che per i servizi di base, ma rischia di non esserci alcuna attività di ristorazione: non è ancora chiaro, infatti, quale sarà il destino dei chioschi sequestrati a settembre dalla Guardia di Finanza perché privi delle necessarie autorizzazioni. Potrebbe venire meno anche la possibilità di fare kitesurf ai cancelli, finora l’unica spiaggia del litorale laziale a permetterlo gratuitamente. Ma a Ostia è avvolta nell’incertezza anche la sorte del popolare chiosco Hakuna Matata e degli stabilimenti Aneme e Core e Village: sequestrati alla malavita nel 2016, erano stati affidati dal Tribunale a imprese che ne hanno mandato avanti l’attività fino all’estate scorsa. Con la recente confisca, però, è arrivato anche il diniego al rinnovo dell’autorizzazione alla loro gestione: il problema, spiegano dal Municipio X, sono alcuni vecchi abusi edilizi che dovranno essere sanati perché l’autorizzazione possa essere di nuovo concessa. Insomma, le difficoltà non mancano: «La delega al litorale doveva tornare al Campidoglio – ha ricordato il minisindaco Mario Falconi durante la presentazione dell’ordinanza balneare -, ma è rimasta a me, con tutte le rogne che ne conseguono». Qualche novità positiva, però, c’è: «Quest’anno i bagnini saranno presenti io ore al giorno per tutta la durata della stagione – annuncia Falconi -, perché salvare anche solo una vita umana vale più di tutto». Intanto, ha assicurato il minisindaco, il Municipio sta lavorando per risolvere i problemi delle spiagge libere.

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