Palazzetto dello sport, riqualificazione al rush finale

A giorni la deadline per la presentazione delle offerte al bando da 2,5 milioni per l'impianto abbandonato da 2 anni. Ora però bisogna pensare allo Stadio Flaminio

Ancora pochi giorni e si conoscerà il destino del Palazzetto dello sport di Viale Tiziano. Abbandonato assurdamente da due anni. Ideato e progettato nel 1956 dall’architetto Annibale Vitellozzi e dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, fu eretto tra il 1956 e il 1957 per ospitare alcuni eventi dei XVII giochi olimpici di Roma. Ma è inutilizzato dal 2018, data alla quale era sede degli incontri interni della Pallacanestro Virtus Roma dopo esserlo stato anche, in anni precedenti, fino al 1983 e, ancora, tra il 2000 e il 2003. Ora, il Campidoglio ha stanziato circa 2,5 milioni per la sua riqualificazione, annunciando un bando qualche settimana fa.

La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 3 agosto, dunque ci siamo. Il Palazzetto potrebbe finalmente tornare al suo vecchio splendore, si spera. Troppo spesso Roma abbandona all’inciviltà i suoi gioielli. Tra gli interventi necessari (e previsti nel bando) ci sono il rifacimento dell’impermeabilizzazione delle coperture, il trattamento di ripristino e conservazione delle superfici in calcestruzzo dei pilastri e trattamento delle superfici dei prospetti esterni con i colori originali, ma anche il totale rifacimento dell’impianto elettrico e illuminazione, oltre a quello degli impianti meccanici e l’adeguamento centrale termica. È prevista anche la ristrutturazione di ambienti, spogliatoi e dei bagni pubblici e i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche.

Ma c’è un altro simbolo del boom e dello sport in agonia, a due passi dal Palazzetto. Lo Stadio Flaminio, eretto per la prima volta nel 1911 e poi rifatto per l’Olimpiade. Sul caso dello Stadio Flaminio il Codacons ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e una diffida al Comune di Roma affinché si faccia luce sul progetto di riqualificazione dell’impianto, che ad oggi appare del tutto paralizzato con enorme danno per la città. Nel marzo del 2017, in accordo con il Comune di Roma, il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica della Sapienza, la Pier Luigi Nervi Project Association e Do.Co.Mo.Mo. Italia aveva presentato una domanda alla Getty Foundation per ottenere un sostegno alla elaborazione di un piano di conservazione dello Stadio Flaminio, progetto che otteneva un finanziamento da 161 mila euro. Ma…

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