Periferie/ Sgombero e bonifica all’ex ‘Città del Rugby’ di Spinaceto

L'assessore Zevi, garantita sicurezza e decoro ma non sufficiente

polizia locale di Roma Capitale

E’ partita oggi una vasta operazione di sgombero e di bonifica e dell’area abbandonata della ex città del rugby di Spinaceto, nel quadrante sud di Roma, per recuperare e riaffidare il complesso al Dipartimento delle Politiche Abitative del Comune.

L’attività è stata organizzata dalla polizia locale del Gruppo Eur. Sul posto presenti anche i carabinieri della compagnia di Pomezia e la polizia per garantire l’ordine pubblico. All’interno dell’area, che versa in stato di completo abbandono e degrado, vivono diverse persone.

“Abbiamo garantito la sicurezza e il decoro ma non è sufficiente rilanceremo questa grande struttura sportiva grazie al nuovo Programma sui parchi integrati urbani che vorremmo far decollare già nei prossimi mesi”. Così l’assessore capitolino al Patrimonio del Campidoglio, Tobia Zevi, ha commentato lo sgombero e l’inizio della bonifica dell’area.

“Azione esprime il proprio plauso per lo sgombero operato dalle Forze dell’Ordine che oggi, con grande ritardo, restituiscono l’infrastruttura alla legalità”. Così in una nota i consiglieri capitolini di Azione-Lista Calenda Francesco Carpano e Flavia De Gregorio insieme a Marco Muro Pes e Fulvio Bellassai, rispettivamente capogruppo e consigliere di Azione nel Municipio IX. “Ma con altrettanta forza – aggiungono – vogliamo esprimere l’auspicio che l’intervento non rimanga un’iniziativa isolata. È necessario riconvertire l’area verso una destinazione utile alla collettività, restituendola così agli abitanti del Municipio IX come un motore di promozione del quartiere e dei suoi cittadini. L’illegalità infatti trionfa da anni nella Città del Rugby di Spinaceto. Prima, quando il progetto dei Punti Verde Qualità, che a Spinaceto prevedeva la realizzazione di un campo da Rugby, piscina, centro benessere, sauna, enorme parcheggio sotterraneo, negozi, ludoteca, centro congressi, si è trasformato in un mostro da migliaia di metri cubi di cemento costato 33 milioni di euro e abbandonato prima di iniziare a funzionare”. “Poi, quando l’infrastruttura e tutte le attrezzature sono state lasciate incustodite – concludono gli esponenti di Azione – è diventato preda di ladri e occupanti abusivi. Quando tutto è stato depredato la Città del Rugby si è trasformata in una baraccopoli, dando asilo a disperati e delinquenti di ogni sorta. Esempio palpabile di mala progettazione, realizzazione e gestione”.

Approfondimento nei dossier

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014