Più bus e bici, meno auto e zero parcheggi: il Lungotevere immaginato dal GRAB

Il Grande raccordo anulare delle bici rilancia la provocazione. Tra gli utenti Twitter un po’ di perplessità ma molte adesioni

Sembra una scena di vita quotidiana mitteleuropea o del nord Europa quella raccontata dal rendering pubblicato ieri dal profilo Twitter di GRAB. Il Grande raccordo anulare delle bici non è soltanto il percorso ciclabile di oltre 40 km che circonderà un pezzo di Roma, ma rappresenta un movimento d’opinione che, da anni, offre idee per la mobilità sostenibile di Roma, lancia provocazioni e punzecchia le amministrazioni capitoline. E se il progetto GRAB può dirsi lanciatissimo verso la sua realizzazione – a dicembre scorso, l’assessore alla mobilità Eugenio Patané ha annunciato la chiusura delle sei Conferenze dei servizi sul Grande raccordo ciclablile – diverso è il discorso che riguarda quel rendering, lanciato nel maremagnum dei social come una vera e propria bomba.

Si sa, le provocazioni sono fatte per stupire ma anche per riflettere. In questo caso, però, la riflessione è ancora più ambiziosa e punta a realizzare una rivoluzione copernicana nel modo in cui i romani intendono la mobilità a partire da uno dei suoi simboli: il Lungotevere. Se oggi chiedessimo a un romano X, neanche troppo ostile alle innovazioni legate a tpl e viabilità, cosa ne pensi della possibile, parziale, pedonalizzazione del lungo fiume, direbbe senza pensarci su molto: una follia. Già c’è caos oggi, sarebbe il retropensiero, figuriamoci con la metà della strada destinata a bici, pedoni e mezzi pubblici. Ed è proprio questo il paradigma che GRAB vuole scardinare: partire dalle auto per immaginare un miglioramento della viabilità di Roma. Per farlo, le parole d’ordine per un nuovo Lungotevere sono: corsia riservata per i bus, zero sosta ai lati della carreggiata, marciapiedi più ampi, alberature ai lati e ciclabili ampie e protette.

Il post ha suscitato reazioni contrastanti e ha generato un dibattito interessante tra favorevoli e contrari. Tra i tanti a favore, si registrano anche dissensi interessanti e motivati. Un utente, ad esempio, ricalcando la lista di innovazioni proposte da GRAB dice: metropolitane ramificate ed efficienti. Autobus ecologici, numerosi, confortevoli e con frequenze tali da scoraggiare i mezzi privati. Car sharing, bike sharing e monopattini in grande quantità con servizio esteso a tutto il perimetro del GRA. Come a dire: manca ancora molto per creare le condizioni affinché si realizzino progetti così ambiziosi. Un altro, invece, dice una cosa che rappresenta bene il ‘sentiment’ del romano medio: “Ma siete seri? Ma chi cacchio usa la bici per andare a lavorare, fare la spesa, accompagnare i figli in giro? Giusto chi abita e lavora nella ztl del centro (peraltro piena di salite!”.

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