“Più concorrenza significa più qualità”: il 2022 per taxi ed NCC. Parla Aloisi

Il dirigente di Anitrav-NCC spiega a Radiocolonna le sfide che attendono la categoria nei prossimi mesi dell’anno

Più concorrenza, per il servizio di trasporto pubblico non di linea, significa più qualità. È a partire da questa equazione che Giulio Aloisi – dirigente di Anitrav-NCC – spiega a Radiocolonna i nodi principali che coinvolgeranno la categoria dei noleggiatori nei prossimi mesi.

“La categoria attende con ansia il ddl concorrenza, sperando che si arrivi ad una modifica generale della legislazione che riguarda il nostro settore. Dopo anni in cui i tassisti hanno avuto troppa voce in capitolo sulla legge 21/1992 ( la Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea ndr) limitando il nostro raggio di azione, speriamo in un cambio di passo. E questo ddl concorrenza potrebbe essere la chiave per liberarci dalle catene che ci sono state imposte in questi anni, liberando a nostra volta occupazione e lavoro – spiega Aloisi a Radiocolonna – Noi crediamo che questa operazione possa essere intelligente anche per il mondo dei taxi, che quando si tratta di guerreggiare è sempre in prima linea ma che non riesce a cogliere il vero punto della questione: con una concorrenza intelligente, regolata e graduata, anche i tassisti potranno raggiungere livelli di qualità auspicabili. Livelli che, ora, spesso non sono eccelsi”.

Quali sarebbero questi livelli?

“Una maggiore chiarezza sui costi gioverebbe sia ai tassisti che agli utenti, visto che spesso la tariffa non è fissa, molti potenziali clienti dei taxi hanno difficoltà ad immaginare quanto andranno a spendere. Noi NCC invece abbiamo delle tariffe che sono stabilite prima di iniziare la corsa, oltre alla qualità indubbia che contraddistingue il nostro servizio – è la visione di Aloisi – più concorrenza, quindi, a mio avviso significa una migliore qualità del servizio anche per il mondo dei taxi: non serve il tifo da stadio tra chi è pro tassisti e chi è pro noleggiatori, viceversa è arrivato il momento di pensare all’utenza”.

E cosa chiede, oggi, l’utenza?

“Le sue necessità appaiono chiare: un servizio pulito, efficiente e chiaro a livello di costi. Ci vuole chiarezza, trasparenza e qualità: se salgo su una vettura devo sapere quale sarà il conto da pagare e il tutto deve avvenire in un contesto di livello. La paura dei taxi ad entrare nella concorrenza è strumentale: vogliono restare in uno stato di privilegio, per giunta facendo alcune mansioni che sono tipicamente da NCC”.

Su quest’ultimo punto, poi, Aloisi chiarisce e spiega più nel dettaglio.

“Su alcuni siti di radiotaxi sono apparse pubblicità per fare tour in taxi prenotati. Quindi non solo il privilegio di fermarsi e caricare il cliente dove si vuole, ma la presa in carico anche di prenotazioni e tour che sarebbero appannaggio dei noleggiatori – conclude – noi non temiamo la concorrenza e non abbiamo paura di stare sul mercato, anzi, auspichiamo un sistema meritocratico dove prevalga chi è bravo e chi offre un servizio migliore. Se il ddl concorrenza andrà avanti e verranno rispettate le premesse, questo gioverà a tutte le categorie”.

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