Pochi e senza mezzi, è allarme per i vigili del fuoco di Roma

La denuncia del sindacato: è necessario un serio intervento tangibile per aumentare l’organico del personale operativo

In pochi e senza mezzi, è emergenza al corpo dei vigili del fuoco di Roma e provincia. Da ormai mesi il soccorso registra unità declassate, sedi chiuse che mettono a serio rischio la sicurezza del territorio, alle prese con oltre 55mila interventi l’anno. Un quadro sempre più ingestibile innanzitutto per la mancanza di personale a fronte di 500 uomini necessari per coprire i turni, ne sono in servizio solo 230. A tutto questo, poi, si aggiunge un problema mezzi fuori servizio che raggiunge livelli che si attestano intorno al 50% di quelli in dotazione al Comando. A denunciare tale criticità a Il Tempo il sindacato confederale della Fns Cisl di Roma Capitale che ricorda come la media dei vigili del fuoco per abitante a Roma sia una delle più basse d’Europa, 1 ogni 30mila, a fronte della media europea di 1 ogni 1.500 abitanti.

Una situazione insostenibile nelle oltre 30 sedi di Roma e provincia che assicurano giorno e notte il soccorso per circa 5 milioni di abitanti, il porto di Civitavecchia e due aeroporti internazionali come quelli di Fiumicino e Ciampino. A questo si aggiunge la situazione grave degli automezzi di soccorso del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Roma che è una delle più pesanti mai riscontrate fino ad oggi.

«Purtroppo è necessario un serio intervento tangibile per aumentare l’organico del personale operativo di 400/500 unità perchè tale situazione ha raggiunto livelli drammatici – commentano al quotidiano dal sindacato Fns Cisl

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