Poste italiane viaggia a tutto gas e chiude il 2021 con un utile record, sopra gli obiettivi a quota 1,58 miliardi di euro, in aumento del 31% su base annua (1,206 miliardi nel 2020) e oltre il consenso raccolto dal gruppo guidato dal 2017 dall’ad Matteo Del Fante, ex manager di Terna, presso gli analisti.
Risultati che hanno permesso al gruppo controllato dallo Stato (35% da Cassa depositi e prestiti e il 29,2% dal Tesoro, il resto flottante e Borsa) di distribuire agli azionisti un dividendo a 0,59 euro, in crescita del 21% rispetto al 2020 (0,486 euro). Tornando ai numeri del 2021, i ricavi totali sono stati di 11,22 miliardi, così suddivisi: 3,685 miliardi nei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (+15,1% sui 3,201 miliardi nel 2020) grazie al massimo storico raggiunto nei pacchi e al recupero dei volumi nella corrispondenza, 882 milioni (consenso 863 milioni) nel business Pagamenti e Mobile (+19,6% sui 737 milioni nel 2020), 4,783 miliardi sui servizi Finanziari (-3,3% dai 4,945 miliardi nel 2020) e 1,87 miliardi per quelli assicurativi.
Ma non crescono solo i numeri a consuntivo, ma anche i target che guardano a domani. Poste ha infatti rivisto al rialzo gli obiettivi finanziari presentati nel precedente piano industriale, che però non includono l’impatto del conflitto in Ucraina sulla crescita del Pil. La guidance ora vede i ricavi di gruppo a 11,7 miliardi (+1,1%), il risultato operativo a 2 miliardi (+9%) e un utile netto di 1,4 miliardi (+8,9%).
Quanto agli sviluppi operativi Poste ricorda che procede l’integrazione di Nexive, in anticipo rispetto a quanto previsto nel piano, è stato rinnovato l’accordo con Cdp sulla distribuzione del Risparmio Postale, vigente fino al 2024, che prevede commissioni di gestione ricorrenti che crescono nel tempo, e garantisce la sostenibilità per tutto il periodo di piano. Inoltre i prodotti del comparto assicurativo vita sono in anticipo rispetto ai target previsti, con le polizze multi-ramo che rappresentano il 58% dei premi lordi, i pagamenti con carta hanno raggiunto quota 2 miliardi (+29% rispetto al 2020) e le transazioni con carta nell’e-commerce sono cresciute di un notevole 31,0% a 520 milioni.