Raggi-Zingaretti, torna la tensione. Vacilla la tregua con la Regione

Botta e risposta su trasporti e rifiuti. Ma a rischiare di più è Roma, sola davanti ai suoi problemi

virginia raggi
virginia raggi

Torna l’alta tensione tra Regione e Campidoglio. Ora, soprattutto sul dossier rifiuti, potrebbe scendere in campo il governo. Questa mattina l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, ha sferrato un nuovo attacco alla giunta Zingaretti. “La Regione Lazio ha tagliato risorse destinate al servizio di trasporto pubblico di Roma. Questo è un fatto. Un atto grave e difficile da motivare. Il bilancio regionale del 2018 alla voce dedicata al Tpl di Roma Capitale mostra, infatti, un buco di 50 milioni di euro rispetto al 2017. Significa dare meno risorse a Roma, penalizzare tutti i cittadini, del centro e delle periferie, che si muovono ogni giorno con i mezzi di trasporto”, ha scritto la Meleo su Facebook.

“Rimane difficile non notare come la Regione Lazio nello stesso bilancio del 2018 abbia, invece, concesso a Trenitalia oltre 250 milioni di euro, circa 20 milioni in più rispetto ai 235 milioni del 2017. Tutte risorse aggiuntive a favore di privati. Così come appare paradossale l’approvazione in Giunta regionale della delibera per l’affidamento del trasporto pubblico delle ferrovie ex concesse. Con quest’atto la Regione ha mostrato di voler dare ai privati la gestione del servizio della Roma-Lido e, questa volta, lo ha messo nero su bianco”.

Poche ore dopo, altra bordata alla Pisana, stavolta sul tema rifiuti. “Sappiamo che il presidente Zingaretti avrebbe avviato dei contatti con una delle aziende laziali per sbloccare questo piano del 2012 ma a oggi Roma non ha avuto alcun tipo di risposte. Sappiamo anche che ci sono stati contatti tra la Regione Lazio e la Regione Puglia, ma oggi a più di un mese di distanza c’è ancora questo rimpallo tra le due amministrazioni, e sapete bene che Roma ha avuto un aumento di rifiuti di più del 10% rispetto all’anno scorso, un aumento considerevole per cui abbiamo bisogno di altri sbocchi che sono competenza della Regione”, ha attaccato Virginia Raggi.

“Se il presidente Zingaretti – ha aggiunto – non vuole fare gli interessi di Roma, che è la Capitale d’Italia, ma soprattutto la città più importante del Lazio anche dal punto di vista della produzione dei rifiuti con 3 milioni di abitanti che diventano 4,5 con turisti e lavoratori, lo dica chiaramente. Roma sta soffrendo, Ama sta facendo il massimo trattando più rifiuti possibile ma se non abbiamo sbocchi ulteriori non sappiamo dove portarli, e questo e’ competenza della Regione”.

“Quello della sindaca Raggi è purtroppo è un brutto e arrogante comiziaccio  di campagna elettorale fatto in un Municipio al voto. Dopo il “cemento magico” messo sempre nei municipi al voto, ecco la ricerca del nemico. Un modo molto singolare di distrarre le persone, creando ad arte problemi che non esistono: infatti sulle ferrovie concesse si tratta di un adempimento comunitario, che non compromette nulla e inoltre ricordo che Atac comunque ha escluso quelle linee dal suo Piano Industriale per il concordato.  I problemi del trasporto pubblico a Roma sono ben altri: fermate piene di cittadini disperati per i ritardi e impauriti dai rischi di incendio”.

Pronta la risposta del governatore della regione, per il quale “quello della sindaca Raggi è purtroppo è un brutto e arrogante comiziaccio  di campagna elettorale fatto in un Municipio al voto. Dopo il cemento magico messo sempre nei municipi al voto, ecco la ricerca del nemico. Un modo molto singolare di distrarre le persone, creando ad arte problemi che non esistono: infatti sulle ferrovie concesse si tratta di un adempimento comunitario, che non compromette nulla e inoltre ricordo che Atac comunque ha escluso quelle linee dal suo Piano Industriale per il concordato.  I problemi del trasporto pubblico a Roma sono ben altri: fermate piene di cittadini disperati per i ritardi e impauriti dai rischi di incendio”. Adesso la tregua vacilla, ma Roma rischia di rimanere isolata e sola dinnanzi ai suoi problemi.

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