Rapporto Cgil-Federconsumatori: i romani bocciano ancora una volta il trasporto pubblico

Anche se migliorato lievemente, rispetto allo stesso periodo del 2022, il gradimento dei cittadini il servizio resta sotto la sufficienza.

Migliora lievemente il gradimento dei romani sul servizio di trasporto pubblico ma resta sotto la sufficienza. Il giudizio passa da un voto medio di 5,05 su 10 per i mesi di aprile e maggio del 2022 a 5,39 su 10 per lo stesso periodo del 2023. È quanto emerge dalla terza indagine realizzata dalla Cgil di Roma e Lazio in collaborazione con Federconsumatori e che ha interessato 765 persone tra i 16 e gli 85 anni. Entrando nel dettaglio delle singole voci di sondaggio chi usa frequentemente il servizio in media dà un 4,9 su 10 rispetto al 4,8 del 2022; chi lo usa saltuariamente in media dà un 5,9 su 10 rispetto al 5,2 del 2022; chi non lo usa mai dà un 5,3 su 10 rispetto al 5,1 del 2022. L’unica sufficienza il Trasporto pubblico locale di Roma la ottiene per quanto riguarda il costo dei biglietti (7,2 su 10 rispetto al 6,5 dello scorso anno).

Segue la sicurezza, poco sotto la sufficienza (5,9 su 10 rispetto al 4,8 dello scorso anno), l’interconnessione (5,8 su 10 rispetto al 5,1 dello scorso anno), la copertura del servizio (5,7 su 10 rispetto al 5,6 dello scorso anno), la pulizia (5,2 su 10 rispetto al 4,5 dello scorso anno), la qualità generale del servizio (5,1 su 10 rispetto al 4,9 dello scorso anno), la frequenza (5 su 10 rispetto al 4,3 dello scorso anno). Ancora il voto è particolarmente negativo per quanto riguarda la velocità (4,6 su 10 rispetto al 4,7 dello scorso anno) e l’affollamento (4,2 su 10 rispetto al 4,5 dello scorso anno).

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