Regione/mobilità: nuovo piano per Roma-Latina e opere Recovery

La giunta approva le modifiche all’opera alternativa alla pericolosa Pontina, lalinea A fino a Tor Vergata e metro leggere

Dopo anni di progetti e battaglie politico-legali, lo stop del Consiglio di Stato all’ultima gara d’appalto sembrava aver messo una pietra tombale sull’autostrada Roma-Latina. Un’opera strategica per la Capitale e il Lazio, che però da 12 anni va avanti tra continui stop and go: da quando, nel 2008, venne creata una società ad hoc (Autostrade del Lazio spa) di cui sono azionisti paritetici la Regione (tramite l’Astrai) e l’Anas.

La giunta regionale – riporta domenica ‘’Il Messaggero’’ – ha rilanciato il progetto, approvandone la revisione e l’analisi di fattibilità, con modifiche che possano metterlo a riparo dai rilievi dei giudici amministrativi e dall’opposizione di quei settori della politica (in primis il Movimento 5 Stelle) che hanno sempre visto questa nuova arteria come il fumo negli occhi. E si andrà avanti senza nominare un commissario, in quanto l’opera «è in avanzato stato di progettazione». La concessione avrà una durata di 50 anni: sarà Autostrade del Lazio a realizzare l’opera.

La Regione è impegnata a fondo anche sul fronte del Recovery Fund, per il quale ha presentato la sua “lista della spesa” di opere strategiche per il futuro della Capitale e del Lazio. Innanzitutto nel settore della mobilità, dove si punta a prolungare la metro A fino a Tor Vergata, realizzare una nuova linea ferroviaria dal porto di Civitavecchia, trasformare le linee regionali verso Civitavecchia e Nettuno in metropolitane di superficie. Poi la nascita di una città della conoscenza

Per la Roma-Latina «è stato individuato un percorso normativo e amministrativo che non richiede commissariamento», spiega a ‘’Il Messaggero’’ l’assessore regionale ai lavori pubblici, Mauro Alessandri. Insomma, la Regione Lazio rilancia, per quest’opera come per la bretella Cisterna-Valmontone, con alcune modifiche rispetto al progetto originario, che partiva da un importo a base d’asta di circa 2,7 miliardi di euro.

La nuova arteria arriverà al grande raccordo anulare, all’altezza di Tor de Cenci, con uno svincolo che canalizzerà le auto verso l’Eur o sulle due carreggiate del Gra. Il traguardo, adesso, è aggiudicare i lavori entro la metà del 2021, per poi avviare i cantieri l’anno successivo o al massimo nel 2023.

 

Per completare l’opera sono necessari almeno quattro anni, ma la nuova autostrada potrebbe essere inaugurata per step successivi: nel 2026 il tratto compreso tra Roma e Aprilia, nel 2027 il resto, Prevista la realizzazione di due barriere di esazione, ubicate a Castel Romano Nord e a Latina Nord-Borgo Piave, oltre a due aree di servizio nei pressi degli svincoli di Aprilia Nord e di Aprilia Sud. Nove gli svincoli intermedi tra Roma e Latina: Decima Nord, Decima Sud, Torvajanica-Pratica di Mare, Castel Romano, Pomezia Nord, Pomezia Sud, Aprilia Nord, Aprilia Sud, interconnessione con la Cistema-VaImontone.

 

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