Ha riaperto i cancelli questa mattina la discarica di Albano Laziale, per effetto dell’ordinanza sindacale urgente di Città metropolitana. Il primo camion con i rifiuti provenienti da Roma è arrivato poco prima delle 11 davanti al sito ma non è entrato. Ad accoglierlo c’erano circa un centinaio di cittadini che, a supporto del sindaco Massimiliano Borelli e di altri rappresentati politici e istituzionali, stanno protestando dalle prime ore del mattino per fermare il trasferimento di rifiuti dalla Capitale all’area metropolitana.
Uno striscione ai cancelli della discarica.
Il camioncino con la bara in segno di protesta.
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Uno striscione ai cancelli della discarica ad Albano Laziale (2 agosto 2021)
Un momento della protesta ai cancelli della discarica.
Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, davanti ai cancelli in protesta con i cittadini.
Un momento della protesta alla discarica di Albano Laziale.
Un momento della protesta ai cancelli della discarica.
Un momento della protesta ad Albano Laziale.
La protesta Gli striscioni esposti davanti ai cancelli della discarica.
Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, con alcuni manifestanti alla discarica.
La discarica di Albano Laziale riapre oggi dopo cinque anni di chiusura a causa di un incendio del Tmb al suo interno. Può accogliere esclusivamente rifiuti trattati all’interno del settimo invaso, che non è del tutto colmo e ha ancora una capienza di circa 84 mila tonnellate. Il sito potrebbe, con l’attivazione di un ottavo invaso, accogliere anche fino a 200 mila tonnelate. Il veicolo arrivato stamattina non è di Ama: l’azienda capitolina, infatti, a quanto apprende “Agenzia Nova”, dovrebbe iniziare a trasferire gli scarti trattati nel sito di Albano Laziale nei prossimi giorni.
Davanti ai cancelli i cittadini stanno protestando con cartelli e striscioni. Un manifestante ha portato un camioncino bianco con sopra una bara e dei fiori e ha esposto un cartello bianco con la scritta rossa su cui si legge: “Io non voglio entrare, neanche io”. Sugli striscioni appesi ai cancelli del sito si legge: “Abbiamo il diritto di crescere senza la puzza della discarica”; oppure: “Sveglia, chiudere la discarica definitivamente”. Alcuni manifestanti, dal momento che il sito confina con più Comuni limitrofi ad Albano Laziale, hanno scritto sulle mascherine il luogo di provenienza.