Dopo l’approvazione del progetto di Acea per il termovalorizzatore, il prossimo passaggio – scrive oggi Il Messaggero – sarà indire entro metà novembre la gara per dare il via alla costruzione dell’impianto a Santa Palomba.

In Campidoglio sono sempre più ottimisti e convinti di aprire entro il 2026 la prima linea dell’impianto che a regime brucerà e trasformerà in energia ogni anno 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati raccolti nella Capitale, con un minimo ricorso al conferimento in discarica. Entro la metà di novembre il progetto sarà trasformato in un capitolato tecnico per essere messo a gara. Stando al cronoprogramma del Comune i termini per la presentazione delle proposte scadranno tre mesi dopo

Ieri si sono riuniti i consiglieri di amministrazione di Acea e della sua controllata Acea Ambiente. E, come trapelato dagli uffici di piazzale Ostiense, le due società hanno concordato gli ultimi aspetti e approvato la “proposta rimodulata del progetto Wte, per il termovalorizzatore” da inviare al Comune. Questo passaggio è importante perché nel marzo scorso la multiutility capitolina è stata l’unica a presentarsi alla manifestazione d’interesse aperta dal Campidoglio per realizzare un progetto per la costruzione del termovatorizzatore. Il sito verrà realizzato in project financing. In poche parole, il committente e il proprietario del sito resta il Comune, ma a costruirlo è un privato con fondi propri e che poi rientra dell’investimento gestendolo in concessione pluridecennale. L’investimento, ha fatto sapere il sindaco nei giorni scorsi, sarò superiore ai 700mila euro previsti inizialmente.