Dal 2027 la Capitale d’Italia avrà il primo ospedale veterinario pubblico della città. È il primo su base nazionale finanziato con fondi comunali e si ispira a quello di Napoli sviluppato con risorse della Regione Campania. Da domani al canile della Muratella di Roma partiranno i cantieri, andranno avanti per 21 mesi: l’intenzione dell’amministrazione comunale è tagliare il nastro a dicembre del 2026. In una fase iniziale l’ospedale prenderà in cura soltanto gli animali ospitati nelle strutture comunali. Successivamente sarà aperto a tutte le famiglie che adottano un amico a quattro zampe da un canile, un gattile o un’oasi felina comunale. “Roma è una città grande e il Comune di Roma non è una azienda sanitaria, quindi dobbiamo commisurare le ambizioni con quelle che sono le risorse – ha spiegato il sindaco Roberto Gualtieri -. Quanto più riusciremo a rafforzare le partnership con le università e le Asl, e quanto più potremo contare sulla generosità dei privati, tanto più questa struttura sarà a disposizione della città. Sicuramente vogliamo che questo ospedale faccia qualcosa di più, vogliamo ampliare il perimetro ma siamo a lavoro per capire come farlo”. E per questo è già stato istituito un tavolo di lavoro, per valutare i diversi modelli gestionali, dal pubblico al cento per cento all’accreditato, proprio come avviene nel servizio sanitario destinato alle persone.
“Intanto però avremo un ospedale pubblico, per gli animali accolti nelle nostre strutture, poi in questi mesi lavoreremo anche a un modello gestionale che ora sarebbe prematuro anticipare”, ha assicurato Gualtieri. L’ospedale veterinario capitolino si estenderà su un totale di 916 metri quadrati: gli spazi per la cura degli animali saranno situati principalmente al primo piano dell’edificio centrale, oltre che al piano terra dove, sul retro, verrà realizzato il pronto soccorso. Ci saranno sale di visita e ambulatori per accertamenti diagnostici, sale operatorie con annessi servizi, spogliatoi e bagni per il personale, locali di degenza post chirurgica e per terapia intensiva, un laboratorio radiografico uno di analisi: tutto a misura di animale. Il progetto, finanziato con 6,5 milioni, prevede anche un ampliamento degli attuali spazi del canile con tre nuovi edifici che ospiteranno 30 cucce, ciascuna per due cani, un deposito attrezzi, un’area per il personale, un modulo per la degenza degli animali infetti, uno spazio esterno per passeggiate e corsette dei cani e un parcheggio ulteriore per i visitatori. “Questo ospedale era uno dei punti del nostro programma elettorale. Per far partire i lavori c’è stato un impegno enorme dell’amministrazione e di molti altri attori coinvolti, non era semplice farlo in così poco tempo – ha affermato l’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi -. Appena ci siamo insediati siamo andati subito a Napoli a vedere la loro struttura e successivamente, la coincidenza tra l’inizio dei lavori qui e l’avvio della facoltà di veterinaria a Tor Vergata, ci ha dato un ulteriore impulso”.