Roma se la cava (tutto sommato), stipendio medio 17.700 all’anno

Meglio della media annuale, ma quasi la metà della città che è al top della classifica: Milano. Preoccupano però gli scarsi redditi delle altre province del Lazio

A Roma lo stipendio procapite di un lavoratore dipendente di 17.700 euro circa annui, contro i 12.400 medi del resto d’Italia, ma nettamente al di sotto dei 30 mila di Milano. La rilevazione del centro studi Tagliacarne si riferisce al 2021 e rispetto al 2019 c’è stato un avanzamento del 2,7%. Ora bisognerà capire come recuperare l’inflazione per gli stipendi del 2023, considerata che essa ha toccato il 10% anche a Roma.

Male gli stipendi a Frosinone, Viterbo, Latina, Rieti

Dunque bene per Roma, anche se non benissimo. Preoccupa però che l’ultima provincia per stipendio procapite medio sia Rieti, con poco più di 3.300 euro all’anno. A Viterbo il reddito è di 4.000 euro, Frosinone si piazza poco sopra con 6 mila euro, e Latina con 7 mila euro scarsi.

Oltre gli schemi Nord-Sud

Insomma, le buste paga degli italiani, gli stipendi sono magri, e chissà cosa succederà nel 2023 con il trascinamento degli effetti del varo bolletta. “L’analisi dimostra che la geografia delle retribuzioni è diversificata territorialmente, e sotto vari aspetti non rispetta la tradizionale dicotomia Nord-Sud”. È quanto ha sottolineato Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne che aggiunge “infatti se confrontiamo la graduatoria del pil pro capite (che misura la produzione della ricchezza) con quella delle retribuzioni, vediamo che nel primo caso praticamente tutte le ultime trenta posizioni sono appannaggio di province meridionali (con la sola eccezione di Rieti), mentre in quella delle retribuzioni pro-capite troviamo ben 10 province del Centro-Nord, il che induce a riflettere sulle politiche dei redditi a livello locale”.

Nel Lazio redditi molto diversi tra la Capitale e le altre province 

La Capitale d’Italia è nella parte alta della classifica dei redditi da lavoro dipendente, preceduta solo da Milano, Bolzano, Bologna e Parma. Ma preoccupa che il resto della regione sia in sostanza nelle ultime posizioni, segno di uno squilibrio territoriale su cui è chiamato a intervenire anche il neo presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Ma va detto che anche nella Capitale ci sono forti differenze, se si considera che il 10% dei romani ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Questo è il ritratto dei poveri a Roma.

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