Roma-Giardinetti, dal primo luglio il futuro è un rebus?

Il 30 giugno scadrebbe la proroga Covid. I nodi da sciogliere per la linea oggi ferma a Centocelle

Un'elettromotrice a scartamento ridotto della Roma-Giardinetti mentre si appresta a sostare presso la fermata di Togliatti

Non arrivano buone notizie per la Roma-Giardinetti. Tanto per cambiare, potrebbe sostenere un habitué della linea ricavata negli anni Dieci dalla Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone ed ora ridotta a Centocelle. Come racconta Odissea Quotidiana, infatti, la normativa covid che garantiva proroghe ai contratti di servizio sarebbe in scadenza il 30 giugno e dal 1 luglio il futuro del servizio è un rebus.

“Con la determinazione n. G07577 del 31 maggio del direttore della direzione infrastrutture e mobilità della Regione Lazio, l’amministrazione regionale ha concesso la liquidazione dei fondi necessari per lo svolgimento del servizio ferroviario fino al 30 giugno 2023. La liquidazione nasce nelle more del contratto di servizio esistente tra Regione Lazio ed ATAC, approvato con DGR 221/2017, e che precedentemente interessava anche le tre ferrovie ex concesse Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo. Dal 1° luglio scorso, come noto, la gestione delle due linee è passata a Cotral e Astral, lasciando in capo la sola Roma-Giardinetti (limitata a Centocelle) ad ATAC – spiega Odissea Quotidiana – un periodo transitorio imposto dal fatto che la gestione amministrativa del trenino della Casilina è stato ceduta con la Legge Regionale 14/2022 dal 31 marzo 2023 al Comune di Roma (originariamente il termine era il 1° gennaio), che l’ha inserito come tranvia veloce nell’ambito del progetto della “Metro G” Termini-Tor Vergata. Al passaggio di tali funzioni amministrative non è seguita, tuttavia, la cessione dell’esercizio, in quanto il Comune di Roma non ha ancora approvato il nuovo contratto di servizio con ATAC che avrebbe ricompreso anche la Roma-Giardinetti”.

Da anni, alcuni comitati chiedono che vengano riaperti i circa 3 km di tratta da Centocelle a Giardinetti, non più presenti dal 2015. A supporto di questa richiesta – rilanciata anche da Legambiente – c’è lo stato della Metro C, che negli ultimi anni ha avuto problemi significativi e per questo le sarebbe utile un affiancamento del ‘trenino giallo’. Soprattutto in vista del prossimo Giubileo. Trenino giallo che nel 2020 è stato al centro del progetto ‘Metrotranvia G’, ovvero l’idea (finanziata con 213 milioni di euro) di riconversione della Roma-Giardinetti spostando il capolinea centrale a Giolitti e quello periferico a Tor Vergata. Progetto che, come raccontato da Radiocolonna, suscita alcuni dubbi e perplessità.

 

 

 

 

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014