Ultima tappa del protocollo di insediamento del neosindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al Tempio Maggiore in Lungotevere de’ Cenci dove e’ stato accolto dalla presidente della Comunita’ ebraica di Roma, Ruth Dureghello, e dal Rabbino capo, Riccardo Di Segni. Il sindaco ha deposto una corona di alloro presso la lapide sul muro del Tempio, a ricordo della deportazione dei cittadini romani di religione ebraica il 16 ottobre 1943. Al neo sindaco gli esponenti della Comunita’ ebraica hanno rivolto l’augurio tipico del capodanno ebraico utilizzato come auspicio di un buon nuovo inizio.
“E’ con grande emozione che questa mattina abbiamo accolto il sindaco di Roma per la deposizione di una corona dinanzi alla lapide che ricorda la deportazione del 16 ottobre – ha detto Dureghello -. Rinnoviamo l’impegno a voler dare il nostro contributo per il bene della citta’, non ci siamo mai sottratti a un impegno comune, non solo sui valori che ci rappresentano ma soprattutto per una Roma che cresca e possa essere un modello di inclusione, di condivisione e umana rappresentanza per il Paese. Confidiamo di avere con il sindaco una collaborazione continua e costante, e quindi ci auguriamo di poterci confrontare quotidianamente sui tanti temi. Dalla nuova amministrazione – ha concluso – ci aspettiamo la presenza continua nelle giornate di commemorazione ma anche un impegno quotidiano. Al di la’ delle cerimonie saranno i fatti che faranno la differenza”.
Con la deposizione di una corona al Tempio Maggiore il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha concluso la serie di celebrazioni nei luoghi simbolo della memoria cittadina. In precedenza in mattinata il primo cittadino si e’ recato per depositare delle corone all’Altare della Patria, a Porta San Paolo e alle Fosse Ardeatine. Di fronte alla sinagoga Gualtieri e’ stato accolto dalla presidente della Comunita’ ebraica Ruth Dureghello e dal Rabbino Capo Riccardo Di Segni. “E’ un grandissimo onore e una grandissima responsabilita’”, ha detto Gualtieri. “Un giusto omaggio – ha aggiunto – ai caduti della Resistenza, della Shoah e delle guerre. E’ molto importante perche’ il futuro si costruisce sempre con la memoria”.