Roma: la città dove non osano arrivare i treni

Oggi 27 febbraio altra giornata no per le ferrovie italiane che ancora soffrono per la nevicatina di ieri. Roma si blocca e blocca tutta la penisola

Anche oggi è stata una giornata più che difficile per la rete ferroviara. Soprattutto per le tratte che avevano come punto d’arrivo o di passaggio Roma. Difatti la stazione di Termini è stata totalmente out. I pochi treni partiti dal nord con destinazione la Capitale sono stati stoppati a Tiburtina creando un marasma di viaggiatori inferociti e semicongelati. I ritardi in ogni caso si sono fatti sentire per tutto il giorno e non sono ancora stati riassorbiti.

Sempre oggi, ad esempio, Trenitalia ha INIBITO l’acquisto di biglietti su tutte le Frecce in partenza da Milano per Roma per “agevolare” sia i viaggiatori già muniti di prenotazione, sia quelli che ieri  sono rimasti a terra per la massiccia cancellazione di convogli. Quindi quell’80% di alta velocità che era stato dato per certo, alla fine si è rivelato inutile per nuovi viaggi.

Purtroppo per giovedì è stato annunciato un forte peggioramento del meteo con nevicate su gran parte dell’Italia e che potrebbero interessare anche la Capitale. Se alla neve aggiungiamo il freddo intenso la situazione dei prossimi giorni appare, quanto meno, compromessa.

I soliti dirigenti (a cui spesso facciamo riferimento) e ai quali cerchiamo di credere avranno anche attivato il Piano Emergenza su tutta la Penisola ma resta il fatto che nemmeno per domani garantiscono il ripristino totale del traffico ferroviario. E’ consigliabile, se proprio si deve partire, fare un biglietto “aperto” cioè modificabile sia come orario che come giornata. Nell’attesa di avere maggiori certezze.

Non dimentichiamo, poi, che il 4 siamo chiamati alle urne ed è prevedibile che qualche onesto e ligio cittadino si debba, suo malgrado, spostare. Come si può risolvere la questione? In vari modi: 1) spostare la data delle elezioni che tanto non cambia niente; 2) mettere a disposizione dei cittadini ansiosi di votare degli autobus sostitutivi e gratis, visto i disagi che si dovranno sobbarcare; 3) consentire ai probi, bloccati, di votare fuori sede; 4) dotare tutti gli scambi intorno a Termini di queste benedette (??) “scaldiglie” possibilmente funzionanti a dovere; 5) confidare e pregare (chiedere a Salvini come si fa) che il Cielo sia benevolo.

A futura memoria sottolineiamo che tutto questo inferno sta avvenendo ora, nel 2018. E che i bianchi fiocchi (annunciati con larghissimo preavviso) hanno raggiunto nella zona di Roma Termini, circa i 10 cm. Nemmeno sufficienti per fare il classico pupazzo di neve…

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