Oltre 3200 corse effettive effettuate dalla Roma-Lido a settembre, dove le corse in ritardo sono passate dal 4,2% di agosto al 7,5% e le soppressioni dallo 0,4% di agosto al 4,5 di settembre. Sono i dati – non incoraggianti – raccolti dal Comitato pendolari ferrovia Roma-Lido nel quadro del monitoraggio della linea tramite l’utilizzo di dati Astral. A Radiocolonna i pendolari della ferrovia che unisce Roma con Ostia fanno il punto della situazione dando un chiave di lettura su come leggere i dati del servizio di settembre.
“Il peggioramento ha diverse sfumature e le ragioni che lo hanno determinato sono piuttosto variegate – spiega a Radiocolonna Maurizio Messina, presidente del comitato – gli scioperi non possono spiegare del tutto la dinamica, che è determinata soprattutto dal tema-treni. I treni della Roma-Lido continuano ad essere insufficienti, i treni nuovi arriveranno nel 2026 mentre quelli della manutenzione ancora non si vedono. O meglio, uno è parcheggiato a Roma San Paolo a mo’ di deposito, mentre un altro funziona poco e viene usato solo per qualche corsa straordinaria. Si tratta di treni del Giubileo del 2000 che sono transitati dalla Metro A alla Roma-Lido. Funzionavano poco lì, funzionano poco da noi”.
Messina poi si sofferma sul ruolo dei gestori – Astral e Cotral – e su quello del ‘proprietario’ della linea: la Regione Lazio.
“La situazione, bisogna ammetterlo, è migliore dello scorso anno ma lungi dall’essere ottimale. Con la gestione Atac, tutt’altro che positiva a mio avviso, c’erano 178 corse al giorno mentre oggi ce ne sono 112 più qualche treno straordinario – conclude Messina – la Regione Lazio invece fa poco, non sembra molto interessata a stimolare e pungolare Astral e Cotral che sono sue aziende e verso cui dovrebbe essere più severa e rigorosa”.