Roma/poteri speciali: in Parlamento scocca l’ora X della riforma

Domani la Commissione Affari Costituzionali inizia l’iter della legge che concederà al Campidoglio di legiferare ed avere un rapporto diretto col governo e la Ue. La consigliera regionale Roberta Della Casa è ottimista sulla celerità del Parlamento.

Domani, giovedi 16 maggio, è una data storica per l’attesa assegnazione a Roma di poteri speciali, come per le maggiori Capitali europee, che consentono una gestione più rapida ed efficiente dei problemi e dello sviluppo di una città, grande come una regione. Infatti alla Commissione Affari Costituzionali della Camera inizierà l’iter di esame della proposta di legge costituzionale che, se finalmente approvata come si prevede, cambierà, dopo anni e anni di attesa, in modo radicalmente Roma e i suoi poteri.

Di fatto Roma Capitale otterrà gli stessi poteri di fare le leggi che oggi ha la Regione Lazio, escluso il settore della sanità, mentre riguardo ai trasporti la discussione è ancora aperta. In particolare la commissione che si riunisce in sede referente, deve discutere sul testo. Deve poi essere il Parlamento a votare la legge che, essendo costituzionale, per evitare il referendum, deve essere approvata a maggioranza due volte. In particolare il testo è sostanzialmente lo stesso che era stato approvato nella scorsa legislatura quando purtroppo l’iter si interruppe con lo scioglimento del governo Draghi. Il centrosinistra, con Roberto Morassut e il centrodestra con Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia, avevano già trovato un accordo sul testo, che concede al Campidoglio un rapporto diretto con il governo e la Ue, e che viene ripresentato ora pressoché identico.

Radiocolonna incontra la consigliera della Regione Lazio per Forza Italia, Roberta Della Casa, già presidente di un importante Municipio, che ha vissuto in prima persona i limiti di una mega città, che fino ad ora ha gli stessi poteri di un piccolo comune. ‘’I poteri speciali – rileva – sono fondamentali perché Roma è una città regione, una capitale europea come Londra o Parigi e come tale dovrebbe essere trattata. Il problema è che oggi non può legiferare e quindi sulle proprie specificità si rifà a quelle che sono le leggi nazionali o regionali. Di fatto viene trattata come se fosse un piccolo comune con una enorme difficoltà nel recepimento dei fondi europei per lo sviluppo della città o su normative che possono essere specifiche in particolari settori economici e turistici.

Secondo Della Casa il passaggio ai poteri speciali è per Roma un percorso fondamentale al si sta lavorando, anche come Forza Italia, confidando in un lavoro celere del Parlamento.

‘’In particolare se Roma godesse di poteri speciali particolari – afferma Della Casa – soluzioni più adeguate si potrebbero trovare per problemi che investono alcune categorie del commercio come gli ambulanti o i balneari. E anche riguardo al Giubileo si sarebbero potuti evitare molti ritardi nella realizzazione di infrastrutture e di servizi, che rischiano per la metà di non essere completate nei tempi previsti’’.

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