Roma, quanti mezzi pesanti potranno transitare sul nuovo Ponte di Ferro?

Tre mesi di ritardo sulla riapertura fanno scattare la polemica. Il punto sulla capacità del nuovo ponte tra Ostiense e Marconi

Entro dicembre i romani avranno la possibilità di transitare sul nuovo Ponte dell’Industria. Chiamato da quasi la totalità della cittadinanza ‘Ponte di Ferro’, questo fondamentale collegamento tra i quartieri Marconi e Ostiense è chiuso da ottobre 2021 per un imponente incendio divampato – presumibilmente – da alcuni accampamenti situati a ridosso della struttura. I problemi per la viabilità sono stati enormi, con auto e mezzi pesanti costretti a servirsi di Ponte Testaccio o di Ponte Marconi. Risultato? Ancora più congestione su Via Ostiense e un quartiere – Testaccio – falcidiato dal traffico veicolare. Negli ultimi giorni ha suscitato un vespaio di polemiche la notizia che il Ponte dell’Industria non sarà pronto entro settembre 2024 (come previsto), ma a dicembre di quest’anno. Ad annunciarlo è stato il sindaco Roberto Gualteri in un post sui social, dove ha dettagliatamente spiegato lo stato dei lavori e dove quello del ponte è stato definito “un lavoro ingegneristico molto ambizioso che non vediamo l’ora di portare a termini nei tempi stabiliti quindi entro dicembre di quest’anno”. Le polemiche sono sorte per via della mancata ammissione da parte del primo cittadino che ci sarebbero tre mesi di ritardo rispetto alla tabellina di marcia, come testimonia questa vecchia comunicazione presente sul sito ufficiale del Comune di Roma:

Polemiche a parte, la riapertura del Ponte di Ferro entro dicembre 2024 sarebbe comunque un’ ottima notizia per Roma. Tra le parole del sindaco ce ne sono alcune che meritano tuttavia un’attenzione particolare e che hanno suscitato alcuni dubbi tra utenti e cittadini. La frase in questione non è formulata male né può definirsi ambigua, tuttavia riguardando un aspetto tecnico di grande rilevanza (dal quale dipende la stabilità e la sicurezza del nuovo ponte) è bene fare un po’ di chiarezza. Dice Gualteri: “ un’ operazione fondamentale per consentire al futuro ponte di sostenere un peso di 26 tonnellate rispetto alle 3,5 attuali e quindi consentire anche il transito degli autobus (..)”.

Visto che un bus a pieno carico può pesare tra le 15 e le 19 tonnellate, significa che la nuova struttura non potrebbe reggere la permanenza simultanea di due autobus contemporaneamente, costringendo ad utilizzare i mini bus?

Nulla di tutto ciò, per fortuna, come spiega a Radiocolonna il blogger Mercurio Viaggiatore.

“Sui ponti viene considerato il carico mobile inteso come singolo veicolo, assumendo delle dimensioni standard – spiega – quindi possono circolare un numero X di veicoli purché il singolo mezzo non superi il peso massimo, in questo caso di 26 tonnellate. Considerato quanto è lungo il ponte, mettendoli tutti attaccati, esagerando si potrebbe dire che sul nuovo Ponte di Ferro potranno starci anche 20 bus in fila”.

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