Roma sempre più terreno di bancarelle straniere. Negli ultimi quattro anni, secondo una ricerca di Unioncamere, la presenza di mercati ambulanti è aumentata del 22%, mentre a Milano si è registrato un incremento del 34%.
Nel complesso, negli ultimi quattro anni, ovvero tra il 2012 e il 2016 la crescita dei mercati ambulanti stranieri ha registrato uno scatto del 300 con un aumento di 24 mila imprese gestite da cittadini extracomunitari. Positivo, ma meno significativo in termini assoluti, è il contributo delle imprese di giovani under 35. I giovani in più, sbarcati nei mercatini negli ultimi quattro anni, sono stati circa 1.800 (+5,3% la crescita della componente under 35 nel periodo).
Allo slancio degli ambulanti ha fatto da sfondo una riduzione delle attività commerciali svolte nei tradizionali negozi calati tra il 2012 e il 2016 di circa 3 mila unità (-0,3%). Quanto alla nazionalità in maggiore espansione, invece, è il Bangladesh tra le imprese individuali (6.659 ambulanti in più e 15.213 imprese in totale) che, in termini assoluti, si classifica al secondo posto dopo il Marocco (40.189 attività).
La capitale dei mercati ambulanti resta comunque Napoli, anche se è tutto il Sud Italia a spingere il commercio straniero su strada. Ovvero Reggio Calabria, Pescara e Catanzaro dove per il commercio itinerante si contano aumenti superiori al 20% nell’arco dell’intero periodo considerato.