Roma: Tanti turisti e poco personale negli alberghi

Solo nella Capitale ci sono 23.482 hotel e 72.396 camere per un totale di 128mila posti. A lanciare l'allarme l'associazione romana

II turismo cresce a livelli addirittura superiori a prima della pandemia ma all’orizzonte? c ‘è lo spettro occupati. Mancano? nell’ordine di circa il 15% di media a struttura, secondo Federalberghi Roma, che lancia l’allarme sulla prossima estate: potrebbero doversi chiudere interi piani delle strutture alberghiere se la situazione dovesse restare quella di oggi.  lo scrive Il Tempo. Sì perché nonostante la ripresa rapida del comparto, che conta solo nel Comune di Roma Capitale 23.482 strutture ricettive ufficiali e 72.396 camere alberghiere per un totale di oltre 128mila addetti, per lo stesso si è verificata una situazione a dir poco strana? ovvero dopo il Covid c’è stata una vera e propria fuga di occupati? dalle figure di più alto profilo a quelle più basse con la conseguenza che adesso c’è una richiesta davvero elevata di figure professionali appunto perché la domanda turistica è tornata a livelli molto alti. Ma perché il turismo scoraggia?

«C’è stata la percezione da parte di molti di lavorare per un settore non sicuro – spiega Tommaso Tanzilli, di Federalberghi Roma – in effetti è stato tra i primi a subire le conseguenze della pandemia. Nel frattempo altri compartì, come la logìstica o i servizi? sono apparsi invece più “garantistici” e quindi h è cresciuta molto la domanda». Ci vorrà del tempo, sono convinti dall Associazione di categoria? per ritornare alla normalità per quanto riguarda gli occupati? ma l’estate è vicina e l’alta stagione per Roma è arrivata. Potrebbe e ss ere i emergenza nei prossimi mesi e alcune strutture ricettive, in maggiore carenza di organico, potrebbero ritrovarsi a dover chiudere alcune stanze o addirittura interi piani. Un problema non da poco, specie alla luce degli ultimi dati forniti proprio da Federalberghi sul valore aggiunto apportato dal turismo per la nostra città. Un bei gruzzoletto che supera i 9 miliardi di euro. I dati sono estratti dal rapporto «Alberghi e affitti brevi», presentato in occasione della 73sìma assemblea Federalberghì che si svolge in questi giorni a Bergamo Brescia, Capitale italiana della cultura.

Dallo studio emerge con chiarezza come il valore generato da un soggiorno in albergo è maggiore dall’alloggio in un appartamento in affitto. L’Associazione fa l’esempio del personale impiegato nelle due diverse formule di ospitalità: in albergo non ci si limita a fornire le chiavi all’arrivo e a pulire la stanza al termine del soggiorno? ma si danno innumerevoli ulteriori servizi grazie a personale altamente qualificato. «Più in generale, il contributo di un albergo all’economia locale non sta semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado di diffondere sugli altri settori», spiega il Presidente di Federalberghi Roma Giuseppe Roscioli.

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