Il difficile inizio 2024 per la ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo può essere raccontato a partire da un insolito annuncio apparso sul quotidiano online Tusciaweb. Insolito perché di solito l’inizio anno è il momento dei buoni propositi, degli auspici e degli interventi ottimistici. Nulla di tutto questo. Un’utente della ferrovia che collega Roma con la Tuscia, infatti, ha chiesto al ministro delle Infrastrutture dei Trasporti Matteo Salvini di farsi un giro sui treni “per vedere come ci mandano a lavorare”. Un annuncio profetico (anche se profetizzare disagi su questo treno non è certamente un’impresa da grandi indovini), visto che da lì a pochi giorni sulla Roma-Viterbo sono iniziate a vedersi problematiche di ogni genere: degrado diffuso nelle stazioni, cascate ‘naturali’ in quella di Labaro, frequenze dei treni che hanno raggiunto i 25 minuti, soppressioni varie e un calo di tensione nella giornata di martedì 9 gennaio che ha fatto fermare diversi treni.
Un annuncio pertinente perché, come racconta a Radiocolonna l’attivissimo Comitato pendolari ferrovia Roma Nord, tanti sindaci di comuni coinvolti dalla tratta condividono il colore politico del leader della Lega e si potrebbero creare sinergie – o pressioni – affinché anche la politica nazionale possa iniziarsi ad occupare in maniera significativa di una ferrovia che è stabilmente sul podio tra quelle peggiori d’Italia.
“Chiunque voglia venire a farsi un giro sulla Roma-Viterbo è il benvenuto, compreso il ministro Salvini anche se non credo che verrà mai perché la politica spesso si fa vedere per visibilità propria o in occasione di campagne elettorali – spiega a Radiocolonna il presidente del comitato, Fabrizio Bonanni – eppure di cose da far vedere a Salvini e a tutto il mondo politico ce ne sarebbero in quantità enorme, a partire dalla condizione pietosa in cui versa la stazione di Flaminio. Un luogo nel centro di Roma, frequentato da pendolari ma anche da tanti turisti che sembra più il set di Blade Runner che un capolinea ferroviario di una capitale europea”.
Bonanni, poi, scommette che anche quest’anno la Roma – Civita Castellana – Viterbo verrà inclusa dal rapporto Pendolaria di Legambiente tra le peggiori ferrovie nazionali.
“Ci stiamo organizzando per andare a consegnare in Regione Lazio le tante firme che abbiamo raccolto durante il 2023 e per l’occasione vorremmo che ci sia anche il presidente della Regione, Francesco Rocca, che è giusto che sappia che la ferrovia è ai minimi termini e questi due anni di attesa dei nuovi treni non devono essere un calvario per l’utenza – conclude – a inizio anno, tra l’altro, c’è stata una conferenza dei sindaci della zona a cui era presente anche l’assessore regionale ai trasporti Fabrizio Ghera ma alla quale, come comitato, non siamo stati invitati sebbene avessimo manifestato la volontà di partecipare”.