Roma-Viterbo, timori per il ritorno a scuola. I pendolari: che succederà il 15 settembre?

Il comitato a Radiocolonna: chiediamo la mobilitazione anche ai sindaci. La storia della fermata soppressa davanti ad una scuola di Morlupo

La musica è la stessa che ha accompagnato la vita dei pendolari della Roma-Civita Castellana-Viterbo negli ultimi anni. Un sottofondo musicale malinconico che suscita l’indignazione di chi, quel treno, deve prenderlo ogni giorno per andare a scuola, all’università, al lavoro. Ma andiamo con ordine. Due giorni fa, lunedì 4 settembre, è stato il primo vero giorno di rientro in massa dal lavoro dopo l’estate 2023. Un ritorno che non è stato esente da problemi sulla linea che collega Roma con la Tuscia, dove sono stati registrate cancellazioni, ritardi e calche senza che sia ancora ricominciata la scuola. Su Twitter, l’attivissimo pendolare Fabio Rosati ha pubblicato video e foto che hanno raccontato la giornata difficile vissuta sulla linea. In un video, che fa riferimento al pomeriggio del 4 settembre, si vedono decine di pendolari accalcati al capolinea di Piazzale Flaminio in attesa di prendere un treno con 15 minuti di ritardo. Non è andata meglio nella giornata di ieri, 5 settembre. Come testimoniato da Ugo Quinzi, con il supporto di video e foto, la linea partita da Flaminio di sarebbe bloccata all’altezza di Acqua Acetosa per un guasto tecnico. Il tutto, come abbiamo già detto, senza che ci sia l’apporto ‘esplosivo’ di centinaia di studenti in viaggio per andare a scuola e per tornare a casa. E il tema del ritorno in classe preoccupa chi, come il Comitato Pendolari Roma Nord, da anni segnala le problematiche della linea e a Radiocolonna lancia un allarme in vista del 15 settembre, giorno di riapertura delle scuole

“In questi giorni si registra una moria di corse urbane ed extraurbane in tutte le ore, specialmente la sera – racconta a Radiocolonna Fabrizio Bonanni, presidente del comitato pendolari – ma la vera preoccupazione riguarda il 15 settembre. Tre giorni fa abbiamo chiesto a Cotral e Astral di poter visionare l’orario che entrerà in vigore con il ritorno nelle classi, ma ancora non abbiamo ottenuto risposta. Questo orario poi verrà presentato in Regione Lazio e c’è da scommettere che, anche se non impeccabile, verrà approvato senza troppi indugi dall’amministrazione regionale. C’è poi il tema dei sindaci interessati dalla tratta, che come comitato vogliamo sollecitare per proseguire e intensificare le battaglie sui nuovi treni e sugli adeguamenti infrastrutturali”.

Bonanni, poi, racconta un episodio emblematico che ha avuto luogo vicino alla fermata di Magliano.

“È una storia notevole, che fa capire molte cose. C’era una fermata Cotral in prossimità dell’Istituto d’Istruzione Margherita Hack, a Morlupo, che noi avevamo segnalato per via delle condizioni di sicurezza precarie. In sostanza, il bus si prendeva in mezzo alla strada e questa cosa era piuttosto pericolosa. Questa fermata in seguito è stata soppressa prima che tuttavia ne fosse individuata e creata un’altra. Risultato? Gli studenti al momento non hanno una fermata”.

Dulcis in fundo, venerdì 8 settembre i lavoratori di Cotral hanno indetto uno sciopero di quattro ore che riguarderà anche le due ferrovia ex concesse: la Roma-Lido e la Roma-Civita Castellana-Viterbo. La percentuale di adesione al precedente sciopero nazionale di 4 ore del 14 gennaio 2022 delle Organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Autoferrotranvieri è stata del 13,2% ma c’è da scommettere che i disagi non mancheranno.

 

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