Il più grande sciopero della compagnia, fin dalla sua fondazione. Tra oggi e domani, con oltre 600 voli cancellati, Ryanair metterà in ginocchio gli aeroporti italiani, compresi gli scali romani di Fiumicino e Ciampino. Solo a Fiumicino, il principale hub italiano, si parla di 40 voli cancellati. A incrocialre le braccia saranni i piloti e gli assistenti di volo della compagnia low cost irlandese, che si fermeranno per uno sciopero di 24 ore, con presidi negli aeroporti di Bergamo Orio al Serio, Milano Malpensa, Pisa, Roma Ciampino, Napoli Capodichino. In Italia lo sciopero durerà 24 ore, ma negli altri Paesi europei (Portogallo, Spagna e Belgio), 48, fino al 26 luglio.
Le cancellazioni riguarderanno ognuno dei due giorni 200 voli da e per la Spagna, 50 da e per il Portogallo, 50 da e per il Belgio, interessando circa 50mila passeggeri, il 12% del traffico europeo di Ryanair. Ma sullo sciopero della compagnia è scontro totale. I sindacati italiani Filt-Cgil e Uiltrasporti fanno sapere che la low cost irlandese sta modificando i turni del personale navigante, cancellando i giorni di riposo e sostituendoli con impieghi di riserva aggiuntiva anche in aeroporto. Una denuncia che arriva dopo quella del sindacato belga Cne, che ha svelato l’intenzione della compagnia di chiamare equipaggi polacchi e tedeschi per rimpiazzare il personale in sciopero.
“Siamo stati informati da centinaia di nostri iscritti che, in queste ore, è in corso da parte della società una massiccia operazione di pesante modifica dei turni di lavoro di una quantità inusualmente elevata di piloti e assistenti di volo”, scrivono le due sigle in una lettera inviata oltre che alla compagnia, anche al Ministero del lavoro, alla Commissione di Garanzia degli scioperi e all’Enac. Una condotta “palesemente antisindacale oltre che illecita ed illegittima”, sottolineano i sindacati, che chiedono all’azienda di sospenderla immediatamente, e alle istituzioni di verificarne la correttezza. Sono proprio Filt Cgil e Uiltrasporti ad aver proclamato lo sciopero di 24 ore di domani in Italia, che si inserisce nel quadro dello stop europeo.