Sanità: Rocca, area Pertini migliore per trasferimento Umberto I, ospedale Tiburtino si farà

Mentre dalla vendita dell'ospedale Forlanini al Bambino Gesù, nelle casse della Regione Lazio entreranno tra i 65 e i 75 milioni di euro, ha detto il governatore durante la commissione Sanità in Consiglio regionale

L’ospedale Tiburino si farà, l’Umberto I sarà probabilmente trasferito nell’area dell’ospedale Pertini, a Pietralata, mentre dalla vendita dell’ospedale Forlanini di Roma al Bambino Gesù, nelle casse della Regione Lazio entreranno tra i 65 e i 75 milioni di euro. A delineare il futuro prossimo della sanità laziale è il presidente della Regione, Francesco Rocca, che ieri ha illustrato Piano di programmazione dell’assistenza territoriale e programmazione della rete ospedaliera 2024-2026 durante la commissione Sanità del Consiglio regionale.

Il trasferimento del policlinico Umberto I di Roma “dovrà essere trasparente e dovrà essere negoziata la modalità di trasferimento del personale”, ha spiegato Rocca durante il convegno dal titolo “Il rilancio necessario per migliorare le condizioni di lavoro e tutelare la salute delle persone” promosso dalla Cgil di Roma e del Lazio e dalla Uil del Lazio presso il Centro Congressi Cavour a Roma. Sulla delocalizzazione del policlinico Umberto I “sono convinto che l’area dell’ospedale Pertini, a Pietralata, possa essere la soluzione migliore, ma ancora non c’è un’area definitiva. I tecnici sono al lavoro per valutare l’idoneità di alcune zone alternative”, ha precisato Rocca durante la commissione. Rocca ha replicato al consigliere regionale del Pd Massimiliano Valeriani che ha chiesto di valutare altre zone di Roma per la realizzazione del nuovo Umberto I, in quanto l’area di Pietralata è troppo “vicino all’ospedale Pertini, quello di Guidonia e al futuro stadio della Roma”. “Non c’è un problema di impatto con il futuro stadio della Roma per quanto riguarda la viabilità – ha ribadito Rocca -. Perché già esiste un Dea dentro il Pertini e il trasferimento dell’Umberto I, con conseguente innalzamento della complessità dell’ospedale, non avrebbe un impatto sulla viabilità. Non vogliamo spostare il Pertini”, ha concluso Rocca.

“Un ospedale su 56 edifici nel 2024 non esiste. Un ospedale – ha aggiunto – che costa, rispetto a un ospedale di simili dimensioni del nord Italia, 160 milioni di euro in più, ovvero di deficit, quando l’ospedale Tiburtino ne costa 204, è ovvio che va chiuso e riaperto da un’altra parte. Sarà un’operazione che deve essere trasparente e dovrà essere negoziata la modalità di trasferimento del personale. Ma sul fatto che quell’ospedale si trasformi in residenze per studenti, dato che mancano, sto cercando di fare delle operazioni che possono essere criticate ma che hanno un razionale, e questa è una delle operazioni che ritengo fondamentali”.

Infine il governatore ha ribadito che il nuovo ospedale Tiburtino si farà. “Si è tentato di ingenerare confusione in una popolazione che invece ha bisogno di certezze. L’ospedale si farà. Nulla di più falso che potrebbe non essere fatto. Abbiamo mandato lo stralcio al ministero della Salute e siamo in attesa delle valutazioni della commissione del ministero e poi firmeremo l’accordo di programma col ministro”. Rocca ha ricordato che il terreno scelto dalla precedente amministrazione è a rischio idrogeologico: “Cede 7 millimetri l’anno. Ci siamo mossi per individuare terreni alternativi per essere molto celeri – ha sottolineato -. Quel terreno non è più idoneo alla realizzazione dell’ospedale. Abbiamo già approntato un piano B su un altro terreno e quindi si farà, così come l’Umberto I di Roma che non ha nulla a che vedere col nuovo ospedale Tiburtino”, ha concluso Rocca.

Infine, per quanto riguarda l’edilizia sanitaria, nel Lazio “sono stati investiti 700 milioni di euro in sicurezza, perché la considero una priorità. Quando sono arrivato – ha spiegato – sull’edilizia sanitaria, ovvero quegli investimenti che riguardano la qualità delle strutture alle quali i nostri cittadini si rivolgono, di 1,2 miliardi erano stati impegnato circa 600 milioni, di cui 24 da dare al Gemelli. Questa – ha aggiunto il presidente Rocca – è una Regione dove gli interessi sono tanti e diffusi. Immaginate quando ho revocato quei 24 milioni. La giunta precedente aveva deciso di costruire una palazzina a spese nostre, su un terreno di un privato. Io ho revocato quei 24 milioni, ho rimodulato tutti i fondi, e 700 milioni sono andati in sicurezza. Prima di tutto antincendio e antisismica, perché considero la sicurezza delle nostre strutture sanitarie una priorità. Tivoli docet”, ha concluso.

Nel Lazio “bisogna partire dal fatto che abbiamo un bilancio regionale che vede ogni anno, solo per il 2024, 524 milioni di interessi da pagare, che toccano la carne viva della gente. Sono soldi ereditati da una storia lontana, su cui non c’è stato finora quel voltare pagina che mi auguro ci possa essere”.

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