Allarme del garante, Lazio regno degli scioperi

La relazione del garante degli scioperi: lo scorso anno 267 proclamazioni, quasi il 10% nazionale. E 85 giornate non lavorate

Sarà che a Roma ormai lo sciopero è l’ordinaria amministrazione. O forse lo è nell’Italia intera, vista la giornata di caos nazionale lo scorso 16 giugno. Fatto sta che lo scorso anno nel Lazio si sono contate 267 proclamazioni di proteste, un primato secondo, ma di poco, solo a quello della Campania, dove le agitazioni proclamate nel 2016 sono stati 290. Alcune sono poi rientrate, altre no. Lo dicono i numeri contenuti nella relazione del garante per gli scioperi Santoro Passarelli, presentata questa mattina alla Camera.

Sempre nel Lazio, lo scorso anno sono state nel complesso 85 le giornate interessate da scioperi, sulle 869 totali in Italia. Si tratta di una quota di poco inferiore al 10%, mentre per quanto riguarda le proclamazioni la quota laziale sale al 13%. L’Italia si conferma comunque patria delle braccia incrociate, visto che il numero di agitazioni proclamate è passato dalle 2017 annuali del 2007 alle oltre 2.350 del 2016.

“Nel settore dei servizi pubblici essenziali lo sciopero si mantiene a livelli piuttosto elevati e, nell’anno in esame, si registra un trend complessivo in lieve crescita rispetto a quello precedente: il dato complessivo di tutte le proclamazioni di sciopero (nazionali, locali, settoriali, delle prestazioni straordinarie), si attesta sulle 2.352, rispetto alle 2.261 del 2015″, scrive il garante nella sua relazione.

Il quale ha poi posto l’attenzione su particolari forme di sciopero selvaggio, come quelle del Capodanno 2015 con i vigili romani assenti dalle strade. “Non posso, a tal proposito e con un certo rammarico, esimermi dal fare un riferimento alle sentenze del giudice del lavoro di Roma, emanate nel corso del 2016, che hanno annullato la delibera di valutazione negativa e le relative sanzioni, adottata dalla Commissione di garanzia (nella sua precedente composizione) nei confronti delle organizzazioni sindacali della Polizia municipale di Roma, per l’azione collettiva attuata nella notte del 31 dicembre 2014 e 1° gennaio 2015”.

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