Se nessuno vuole i mezzi (e i cassonetti) di Ama

Deserta o "infruttuosa" l'asta da 2 milioni indetta dalla municipalizzata dei rifiuti mesi fa

Nessuno vuole i veicoli di Ama. Tanto meno i vecchi cassonetti. E per la municipalizzata dei rifiuti continuano ad essere dolori. E’ infatti fallita l’asta da 2,1 milioni per  la cessione di veicoli ed attrezzature per il trasporto di rifiuti solidi urbani. L’esito della gara di Ama è impietoso.

“Infruttuoso” il lotto I, cioè sono mancate offerte all’altezza delle aspettative, addirittura deserto il III, quello relativo ai cassonetti. Pensare che gli obiettivi erano nobili: “il ricavo complessivo stimato per il periodo di durata del contratto (36 mesi), è pari a euro 2.123.430,00”.

Peccato perchè forse quei due milioni e passa avrebbero fatto comodo ad Ama, magari per accorciare i tempi dell’emergenza rifiuti a Roma, comprando nuovi mezzi.

Alquanto necessari visto che l’azienda ha appena comunicato la proroga degli straordinari al 31 marzo per il personale dei Tmb. “Considerato il permanere della fase di criticità relativamente al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti indifferenziati, si conviene la proroga fino al 31 marzo 2018 dell’indennità riconosciuta al personale operativo dei Tmb (impianti di trattamento meccanico biologico) di Rocca Cencia e Salario”. Segno che l’emergenza non è finita.

Proprio due giorni fa i rifiuti della capitale sono finiti sulla tv francese. Parola del Codacons, che ha collaborato a un reportage realizzato da France 2 , la più importante emittente televisiva pubblica francese, trasmesso ieri dal canale televisivo francese e che ha mostrato in modo impietoso ai cugini d’oltralpe lo spettacolo della spazzatura che invade da settimane strade e marciapiedi di Roma”.

“Oramai l’emergenza rifiuti della capitale sta facendo il giro del mondo, una vergogna di cui si stanno occupando le tv e i giornali stranieri attraverso articoli e reportage sempre più numerosi – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Ciò produce un ulteriore danno ai cittadini, che da un lato sono costretti a convivere con i cumuli di immondizia e rifiuti presenti in strada, dall’altro patiscono l’evidente danno di immagine subito da Roma e dall’Italia, specie sul fronte del turismo e delle presenze”

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