È Paolo Simioni il nuovo presidente e amministratore delegato di Atac. Coordinatore del gruppo di lavoro messo su dall’assessore alle Partecipate Massimo Colomban, ex ad della Save (gestore degli aeroporti di Mestre, Verona e Treviso), Simioni subentra a Bruno Rota, che ha lasciato Atac il 28 luglio.
La rottura definitiva tra Rota e Atac era arrivata dopo le interviste in cui il direttore generale descriveva un’Atac sull’orlo del crac, dove “si fatica persino a pagare gli stipendi”, pesantemente “compromessa e minata, in ogni possibilità di rilancio organizzativo e industriale”, ostaggio di dipendenti sfaticati e assenteisti. Indicando quale unica strada quella di depositare i libri in tribunale.
“La Giunta capitolina”, afferma una nota del Campidoglio, “aveva già approvato una delibera per rendere più funzionale la governance di Atac nell’ottica di una migliore erogazione dei servizi pubblici locali. Con questo obiettivo è stata adottata una modifica nella composizione del Consiglio di amministrazione: i componenti del Cda saranno tre, optando così per la formula collegiale in luogo di quella attuale monocratica”.
Con la nomina di Simioni decadono le deleghe di Manuel Fantasia. Secondo quanto apprende l’agenzia Dire, infatti, la figura di amministratore unico non è più prevista nel cda della municipalizzata del trasporto pubblico della capitale. Pochi istanti prima della nota del campidoglio che annunciava la nomina di Simioni, Fantasia ha lasciato palazzo Senatorio visibilmente contrariato, mentre era in corso una riunione su Atac, senza lasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti.