Il Comune scioglie finalmente le riserve su Sky e chiama in causa direttamente il governo. Mentre l’azienda continua a disertare le audizioni sollecitate dalla commissione pluralismo della Regione Lazio, presieduta da Giuseppe Cangemi.
Questa mattina in commissione c’erano il vicesindaco capitolino, Luca Bergamo, e l’assessore alla Roma semplice, Flavia Marzano. Per la giunta regionale, invece, era presente l’assessore al Lavoro, Lucia Valente. Non sono mancati rappresentanti dei sindacati e un componente del comitato di redazione di Sky, Iacopo Iarbarello. Ancora una volta assente invece l’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Zappia. Immediato l’intervento del Comune, che nel pomeriggio ha annunciato il suo sostegno alla battaglia per respingere le intenzione di Sky circa l’abbandono di Roma.
“Il paventato trasferimento di Sky a Milano è una questione che va letta in rapporto alla funzione che la Capitale ed il territorio regionale debbono svolgere nel quadro di una strategia di sviluppo del Paese”, hanno spiegato Bergamo e Marzano. “Le intenzioni di un gruppo multinazionale che hanno impatto sullo sviluppo del territorio, in modo particolare in un settore chiave della produzione industriale e della vita culturale, non sono materia che possa essere delegata alle sole relazioni industriali o al rapporto tra gli enti territoriali e il gruppo. Queste intenzioni – spiegano – devono essere discusse in una sede di confronto che veda da un lato il Governo nazionale insieme a quelli del territorio e dall’altro le parti interessate, tenendo conto del ruolo che il Paese intende riconoscere allo specifico territorio e, in questo caso, alla propria Capitale”.
Di qui una richiesta esplicita al governo, affinchè faccia la sua parte. “Per questo, accogliendo l’invito rivolto a Regione e Comune espresso nella mozione unitaria presentata in audizione, Roma Capitale propone che la Sindaca di Roma e il Presidente della Regione Lazio avanzino congiuntamente una richiesta d’incontro urgente al Governo e al suo Presidente per trattare il tema, con tutti gli strumenti a disposizione dei diversi livelli istituzionali”, hanno aggiunto i due assessori.