La domenica di confusione sulle spiagge laziali

Dal Circeo a Santa Severa, poca gente al mare e con tanti dubbi. Eppure la stagione è alle porte...

Spiaggia sì, spiaggia no. Spiaggia forse. Quella appena passata è stata una domenica all’insegna dell’incertezza sul litorale laziale. Famiglie, coppie di fidanzati, tutti un passo alla volta verso la spiaggia, con un dubbio. Ma al mare, in spiaggia, si può andare o no? In realtà no, ma anche sì. A Santa Severa, litorale nord del Lazio, 45 minuti da Roma, molta gente era in spiaggia, sulla sabbia. Ma al primo cenno di sireno, via tutti. Poi di nuovo al sole. La verità è che c’è tanta, troppa, confusione. E la gente non sa che fare.

Di ombrelloni, almeno fino al 3 giugno, nemmeno l’ombra. Ma per quella data i gestori degli stabilimenti saranno pronti? E con distanziamenti garantiti? E poi, un rebus: le spiagge libere. Ieri i litorale laziale era un’immensa spiaggia libera (si veda la foto Radiocolonna). Ma con l’arrivo degli ombrelloni e la conseguente riduzione degli spazi fee, cosa succederà?

Pochi giorni fa Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Lazio ha spiegato come  “le spiagge libere sono, al momento, quelle che ci preoccupano maggiormente. La Regione ha derogato la questione ai Comuni e noi siamo consapevoli che le singole amministrazioni stanno lavorando per garantire la tutela della salute pubblica. Ma è necessario prevedere immediatamente un protocollo che permetta alle persone di usufruire in totale sicurezza delle spiagge libere. Per questo abbiamo proposto una cabina di regia che coinvolga le amministrazioni comunali e, soprattutto, la Guardia Costiera che ha gli strumenti e la competenza per poter garantire un accesso sorvegliato alle spiagge libere”.

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