Il no dell’amministrazione Raggi alla realizzazione dello Stadio della Roma, a Tor di Valle scatena un fuoco di attacchi e polemiche. La partita, sia chiaro, non è ancora chiusa perchè le carenze additate dal Campidoglio a motivazione del no, sono di carattere documentale. Ma ce ne è abbastanza per mettere nuovamente sotto il tiro delle opposizioni il sindaco Virginia Raggi. Mentre l’As Roma per il momento non commenta la decisione del Comune.
“Ancora una volta Virginia Raggi e il confuso ideologo del no a tutto, l’Assessore Paolo Berdini, hanno imbrogliato Roma e i romani. Due giorni fa hanno chiesto un mese di tempo e il rinvio della Conferenza dei Servizi della Regione per poter valutare ancora meglio il progetto dello Stadio della Roma e le eventuali proposte di varianti ed oggi hanno dato ‘parere non favorevole’ seppellendolo definitivamente. Sono una banda da due soldi”, dichiara il deputato dem Marco Miccoli.
Critiche alla decisione del Campidoglio anche da Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia. “Sembra che l’Assessore all’Urbanistica di Roma sappia solo bocciare progetti e proposte, senza avere alcun piano alternativo di sviluppo per la città. Un approccio talmente radicale che rischia di far saltare tutti gli investimenti più importanti per la Capitale”.
A questo punto resta da capire le reali chances per costruire l’impianto, che dovrebbe sorgere sun un terreno di proprietà del costruttore Luca Parnasi. Per la verità non tutto è perduto. Il rifiuto del Comune è infatti parziale, visto che il Campidoglio per arrivare ad un parere favorevole sul progetto di realizzazione dello Stadio della Roma chiede di assicurare “adeguati livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale”; “adeguati ‘livelli di servizio’ delle infrastrutture stradali (rotatorie, intersezioni, svincoli, rampe, accessi e svincoli dai parcheggi etc); di completare “la documentazione progettuale e colmare le carenze di contenuti”. Va poi ridefinito “il perimetro delle zone”, gia’ soggette “a rischio per eventi idraulici”.
In serata la precisazione del Campidoglio: “sul progetto definitivo dello stadio della Roma c’è la volontà ad andare avanti per analizzare il dossier. È stata chiesta proprio per questo motivo la proroga di trenta giorni della Conferenza dei Servizi. Riserve sono state espresse sui livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale nella consapevolezza che ci sono trenta giorni per intervenire. C’è una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione; ci sono tutti i margini per concludere positivamente la procedura”.