Stati Generali al via. Ma senza imprese romane. Per ora…

A Villa Pamphili fervono i preparativi per la grande concertazione tra politica, intellettuali e imprese. Ma non tutti ci saranno

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Il governo scalda i motori in vista degli Stati Generali a Villa Paphili, a partire da giovedì. Il polmone verde di Roma sarà dunque al centro del rilancio nazionale, sempre che di rilancio si tratti. Confindustria sarà presente, e le imprese romane? Da quanto risulta a Radiocolonna.it, per il momento le imprese di Roma, rappresentate dalla Camera di commercio, non ci saranno. Ma sarà presente Unioncamere, l’associazione delle camere di commercio, anche se non è escluso che alla fine vi possa essere una rappresentanza capitolina.

Stati generali che arrivano in un momento drammatico per il tessuto industriale romano. Il 60,6% delle imprese pensa che uno dei grandi cambiamenti generati dalla crisi sarà il forte aumento del debito pubblico e dei conseguenti problemi di sostenibilità del debito. Il 59,7% delle imprese ritiene che ci sarà una forte caduta dei consumi e della domanda di prodotti. Il 28,3% delle imprese prevede che ci sarà una maggiore propensione a utilizzare tecnologie digitali. Solo il 6% pensa che ci sarà, come conseguenza della crisi, una maggiore facilità di accesso al credito e il 4,9% che ci sarà una maggiore solidarietà europea.

Nel frattempo, le tensioni tra Pd e palazzo Chigi ancora restano, ma sugli Stati generali è già partito il confronto sui tempi e sulle modalità per arrivare al Recovery plan, considerato la vera sfida da entrambe le parti perché occorrerà rendere chiaro come l’Italia intenda rispondere alle richieste dell’Europa. Perché, scrive l’Agi, i soldi che arriveranno dalla Ue un po’ alla volta, dovranno essere ‘giustificati’. Ovvero accompagnati da tempi certe, scadenze da rispettare e soprattutto progetti dettagliati.

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