La Boschi, le buche e le strade vuote di Roma

Senza auto che circolano, per la Capitale un'occasione ghiotta. Il Campidoglio ha speso oltre 13 milioni di risarcimento

(immagine di repertorio)

Forse non succederà mai più di vedere le strade di Roma così vuote. Un’occasione ghiotta, ghiottissima per ridare nuova vita a una delle reti stradali più disastrate al mondo. I romani, ma non solo, sono stufi di strade colabrodo, che ogni anno provocano con le buche danni su danni ad auto e scooter, quando non veri e propri incidenti. E così accade che dalla politica nazionale, arrivi una proposta.

Quella della presidentessa dei deputati di Italia Viva, Maria Elena Boschi. Per la quale “visto che siamo tutti a casa, approfittiamone per rifare le strade. A cominciare dal tappare le buche di Roma. Nel decreto diamo ai sindaci poteri di pronto intervento sulle strade. Cittadini contenti, aziende al lavoro, strade sicure”, ha scritto pochi giorni fa.

L’operazione buche potrebbe avere anche il suo senso. Stando ai dati raccolti dalle Fiamme gialle la scarsa manutenzione delle strade capitoline ha letteralmente salassato i forzieri capitolini. In appena sei anni (2013-2018), tra cause civili e azioni stragiudiziali, le insidie sparse sugli 8mila chilometri di strade cittadine sono costate alle casse pubbliche più di 13,5 milioni di euro di risarcimenti. Il documento si basa sui dati forniti da Assicurazioni di Roma (AdiR), la mutua del Campidoglio, a cui quest’ultimo versa un premio annuale di 17,5 milioni.

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